E ora come smaltiamo i politici trombati?
E ora come smaltiamo i politici trombati?
Scie chimiche. Terremoti artificiali. Peronospora. Michaela Biancofiore. Sono svariati gli elementi che possono imbruttire un paesaggio bucolico. Nel 1946 al largo della Nuova Zelanda degli scienziati provocarono tanti piccoli tsunami controllati, utilizzando delle cariche esplosive sul fondo marino. Domenica scorsa in Trentino, utilizzando delle cabine elettorali a salve - molto più equosolidali -, Maurizio Fugatti ha ottenuto lo stesso risultato: uno tsunami.
Alcuni meteorologi non hanno escluso che il caldo anomalo di questi giorni sia dovuto ai politici trombati che hanno intasato l'atmosfera di «porchi», producendo nella ionosfera una concentrazione di sciracche che ha aumentato la temperatura. Il problema del caldo anomalo e il conseguente spettacolo indecoroso delle cimici che si moltiplicano come dirigenti pubblici sotto i governi PD, ha posto la popolazione trentina di fronte a tre quesiti esistenziali: a) Come liberarsi dalle cimici; b) Come liberarsi dai politici trombati; c) Come liberarsi dei quesiti esistenziali.
È più facile tornare alla vita normale per una cimice o per un ex assessore? «Con la scusa di prendere aria, ex assessori nani e ballerine si sono tutti piazzati vicino agli infissi. Ufficialmente per il caldo, in realtà per tentare di rientrare dalla finestra con qualche nuovo incarico, come Dellai li ha abituati» ha osservato la portavoce delle cimici, Adelina Pulce. Pur essendo entrambe comunità molto prolifiche, i politici di professione sono meno predisposti al cambiamento rispetto alle cimici. E sono anche più sfaccendati. Molti non hanno mai lavorato in vita loro, e dopo quarant'anni seduti su poltrone davanti a postulanti, o seduti su postulanti davanti a poltrone, si trovano a disagio davanti ai cambiamenti. «Sono diversi da noi, troppo diversi per consentire un'insana promiscuità con una popolazione devota al sacrificio e al lavoro come la nostra» ha detto il portavoce delle cimici, a due analisti di mercato venuti giovedì a Trento per il mercato.
E allora, appurato che le cimici con l'inverno spariranno, cosa ne facciamo dei politici trombati? «Il mercato delle badanti è in forte ascesa, potrebbero iniziare da lì. O potrebbero mettersi agli incroci e aiutare Tonini e Panizza ad attraversare la strada, o andare in piazza Dante a dare da mangiare ai piccioni che danno da mangiare ai drogati che danno da mangiare agli spacciatori, o sorvegliare i musei che non ce li rubino. Insomma, per fare qualcosa di diverso, potrebbero rendersi utili» ha concluso il responsabile del Comitato Scientifico delle cimici, Luigi Zecca.