Sulle tracce della volpe
Sulle tracce della volpe
Un premio soddisfacente per ogni buon fototrappolatore è quello di ritrovare nella memoria della propria camera qualche immagine della volpe: sicuramente, uno dei più noti abitanti dei nostri boschi. La volpe è un animale carnivoro (anche se non disdegna bacche e frutta) di medie dimensioni che solitamente raggiunge un peso di 8-10 kg e appartiene alla famiglia dei canidi. Ha delle orecchie dritte e appuntite e le zampe corte, ma la caratteristica che maggiormente la contraddistingue è sicuramente la folta e morbida coda.
A differenza del capriolo o del muflone, facilmente avvistabili anche da un escursionista a passeggio nei boschi, la volpe è ben più difficile da incontrare, sia per la sua naturale sfuggevolezza sia per le sue abitudini di vita. A rigor scientifico, infatti, questo animale di giorno dovrebbe ripararsi in tane scavate nel terreno o in ripari tra rocce e rami, prediligendo, invece, le ore notturne per muoversi e cacciare. In realtà (così come ho potuto personalmente constatare attraverso i miei “appostamenti fotografici”) la volpe manifesta la propria proverbiale furbizia anche adattandosi alle situazioni più varie, non restringendo in alcun modo il proprio orario di caccia per aumentare il più possibile le sue chances di successo: diverse volte, infatti, ho riscontrato volpi occupate in vere e proprie battute di caccia anche di giorno, transitando davanti alla mia fototrappola sulle tracce di una possibile preda.
Essa solitamente abita in tane scavate nel terreno o “ereditate” da altri animali (come per esempio dal tasso) che vengono modificate e collegate l’una all’altra andando a creare una fitta rete di cunicoli dotata di vari punti di ingresso e di uscita. La grande capacità di adattamento della volpe la porta anche ad evitare di spendere energie nella caccia quando questa risulta essere eccessivamente faticosa, facendola avvicinare alle aree abitate e frequentare strade e vicoli in cerca di facili prede o di cibo gettato da noi umani. Per ottenere delle immagini di questo animale, dunque, non sarà necessario spingersi in luoghi remoti o poco frequentati, essendo sufficiente posizionare il proprio apparecchio lungo i possibili percorsi che collegano il bosco alle abitazioni o a possibili fonti di cibo. Nemmeno il traffico o i paesi più popolati impediscono, infatti, a questo animale di raggiungere del facile cibo.
Una curiosità sulla volpe riguarda il territorio che questa occupa e controlla: in assenza di altri predatori più agguerriti (lupo e orso, in primis) i suoi domini a volte possono essere davvero molto vasti, arrivando a poter essere stimati anche in 50 chilometri quadrati entro i quali questa si spinge a cercar cibo. Nella tradizione popolare, volpe e furbizia rappresentano un binomio inscindibile (da qui l'espressione "furbo come una volpe"), ma da cosa deriva questa credenza? Sicuramente dipende dalla sua scaltrezza nel cacciare e nel procacciarsi il cibo, penetrando, per esempio, anche all'interno dei pollai e dei recinti meglio costruiti, ma deriva anche dal suo prediligere, senza alcun dubbio, la cautela e la pianificazione della caccia alla mera forza bruta