Musica / Solidale

Il concerto di Natale di Amnesty International

Domenica 12 dicembre a Ravina, con i cori «Laboratorio Musicale» e «Voci del Bondone», con un repertorio natalizio

di Patrizia Niccolini

Con il presidio in piazza D'Arogno del 6 dicembre, alla vigilia della nuova udienza del processo in cui è imputato, Amnesty International Trento ha ribadito #FreePatrickZaki insieme agli attivisti scesi in altre 50 piazze in tutta Italia per l'iniziativa promossa da Amnesty International Italia e martedì 7 è arrivata la buona notizia della liberazione del cittadino egiziano e studente dell'Università di Bologna dopo 22 mesi di detenzione arbitraria e illegale in Egitto per accuse legate a opinioni politiche espresse sui social media e per il suo lavoro in favore dei diritti umani.

Ed al sollievo si aggiungono gradite note musicali. Torna, infatti, il tradizionale "Concerto di Natale per Amnesty International", sospeso un anno fa a causa della pandemia, proposto dall'associazione "Laboratorio Musicale" domenica 12 dicembre, alle 17, nella sala polivalente C.Demattè, in via per Belvedere, 4, a Ravina, in collaborazione con il gruppo trentino.

Durante la serata gli attivisti inviteranno i presenti a partecipare a "Write for Rights", la più grande campagna di Amnesty International per i diritti umani, giunta al ventesimo anno, maratona mondiale di raccolta firme in difesa dei diritti umani, organizzata ogni anno da Amnesty in occasione del 10 dicembre, anniversario della Dichiarazione universale dei Diritti umani.

Protagonisti dell'appuntamento saranno il coro polifonico di Ravina "Laboratorio Musicale" e il coro popolare di Sopramonte "Voci del Bondone". Diretti dal maestro Maurizio Postai e con l'accompagnamento della pianista Valentina Moser, eseguiranno rispettivamente una selezione di brani dalla Messa in Si minore di J. S. Bach e alcuni brani del repertorio natalizio trentino popolare e d'autore.

Quest'anno la maratona "Write for Rights" è in favore di sei donne che con coraggio mettono a rischio la propria vita per difendere i diritti di tutti e tutte, e tra di esse Zhang Zhan (Cina), condannata a quattro anni di reclusione per aver indagato e reso note informazioni sul Covid-19 quando il virus è apparso per la prima volta a Wuhan, in Cina, e in grave pericolo di vita a seguito di uno sciopero della fame.

Gli appelli della maratona possono essere firmati anche online, sul sito, fino al 22 dicembre. Info: 389.9896266; gr150@amnesty.it.

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