Furti all’Eurospar, ecco le pene
A patteggiare sono stati i cinque dipendenti arrestati la sera del 23 ottobre scorso: Andrea Riccadonna (un anno), Marica Betta (6 mesi), Giorgio Dalla Bona (10 mesi), Christian Ferrari (6 mesi) e Arianna Tonoli (10 mesi). Con loro ha patteggiato anche Angelo Pepe (un anno), indagato successivamente
RIVA - Quattro anni e mezzo di reclusione (con sospensione condizionale della pena e concessione delle attenuanti generiche considerata la loro incensuratezza e la non pericolosità sociale) e 800 euro di multa complessivi. Questa la sentenza emessa dal gup del tribunale di Rovereto a carico di sei dei 14 indagati nell'ambito della cosiddetta «Operazione Back Door» condotta dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Riva del Garda che nell'ottobre scorso consentì di fermare una serie di furti che andava avanti da tempo presso il supermercato di via Cavallo, lungo la statale tra Arco e Riva. I
patteggiamenti concordati tra pubblica accusa e difesa vanno da un minimo di 6 mesi ad un massimo di un anno di reclusione, con pena accessoria di carattere pecuniario che oscilla tra i 120 e i 160 euro a testa. A patteggiare sono stati i cinque dipendenti arrestati la sera del 23 ottobre scorso: Andrea Riccadonna (un anno), Marica Betta (6 mesi), Giorgio Dalla Bona (10 mesi), Christian Ferrari (6 mesi) e Arianna Tonoli (10 mesi). Con loro ha patteggiato anche Angelo Pepe (un anno), indagato successivamente.