Nutre i gattiminacce alla volontaria
Dopo i gatti impallinati sui tetti di Ala, due giorni fa un altro brutto episodio: una volontaria dell'Enpa, mentre stava distribuendo cibo ai gatti randagi, è stata ripresa, con la minaccia di passare a vie più sbrigative, da alcuni residenti di via 4 Novembre
ALA - Sarà anche la città del velluto ma a qualche alense i felini dal passo felpato, che quando camminano sembrano muoversi sul prezioso tessuto, pare proprio non piacciano. Dopo i gatti impallinati sui tetti di via Meati, due giorni fa un altro brutto episodio: una volontaria dell'Enpa, mentre stava distribuendo cibo ai gatti randagi, è stata violentemente ripresa, con la minaccia di passare a vie più sbrigative, da alcuni residenti di via 4 Novembre. La signora, fra l'altro anche lei residente ad Ala, da molti anni si dedica con amore a questa attività di volontariato. Ma non a tutti, evidentemente, i gatti che passeggiano fra i palazzi del settecenteschi di Ala vanno a genio. Tanto che l'altro giorno la "gattara" è stata costretta dal tono minaccioso dei passanti a lasciare a bocca asciutta i nostri amici felini. Sull'episodio ieri è intervenuto anche il presidente della sezione roveretana dell'ente nazionale per la protezione degli animali, Antonio Russi. Non solo per esprimere solidarietà ai suoi volontari cui spesso tocca di essere violentemente rimproverati da chi tiene poco alla compagnia e al benessere degli animali, ma anche per spiegare che «in Italia i gatti liberi sono espressamente tutelati da una legge: allontanare un gatto libero dal proprio habitat, ha spiegato, è configurabile come un vero e proprio maltrattamento. E questo è un principio confermato anche dalla corte di cassazione». Insomma i nemici dei gatti di Ala sono avvisati: non solo chi spara dai tetti ma anche chi allontana gatti e gattare è punibile con la galera, fino ad un anno, e con un ammenda che può arrivare fino a 10 mila euro. Sui fatti di Ala, Russi, ieri, annunciava l'intenzione di ricorrere alla magistratura, e di «investire la sede centrale di Roma dell'Enpa affinché sensibilizzi la stampa nazionale sul comportamento degli alensi». Con il rischio che la città di velluto passi dalla bandiera arancione del Touring alla maglia nera degli animalisti.
Tiziano Bianchi