Permessi di soggiorno, nel 2009 sono stati 17mila
Nella Questura di Trento richieste quasi tutte accolte. Nel 2009 sono stati consegnati 17.188 permessi di soggiorno. La media di permessi rilasciati al mese è stata di circa 1500: grazie alla nuova procedura i tempi d'attesa sono diminuti. Il vicequesteore Anna Schiralli, dirigente dell'ufficio immigrazione: «Ascoltiamo le persone e nel rispetto della legge cerchiamo di aiutarle»
TRENTO - Dieci anni di immigrazione in Trentino. Dieci anni di accoglienza di persone giovani e meno giovani che hanno lasciato i Paesi svantaggiati, di ricongiungimenti familiari, di amori transfrontalieri ma anche di incomprensioni, di difficoltà di integrazione, di culture all'apparenza così lontane. Dieci anni osservati da chi ha vissuto la trasformazione del flusso migratorio, l'entrata nell'Unione europea di Paesi che forniscono all'Italia manodopera preziosa, le speranze di una vita migliore di chi ha lasciato la propria casa in cerca di un lavoro onesto. Il vicequestore Anna Schiralli, dirigente dell'ufficio immigrazione della questura di Trento, si è pure inventata «lo straniero day» per cercare di agevolare coloro che dovevano ritirare il permesso di soggiorno prima delle vacanze di Natale: il 12 ed il 13 dicembre, nei giorni della fiera di Santa Lucia, lo sportello dell'ufficio era rimasto aperto in via straordinaria. Motivo: con le nuove procedure i tempi di attesa si sono ridotti da sei mesi a 35 giorni, e in questura erano in giacenza 2500 permessi pronti. «In quei due giorni ne abbiamo consegnati 500, ma ne rimangono nei nostri uffici ancora 2000: aumentano di giorno in giorno» spiega il vicequestore Schiralli. D'altronde, le pratiche ora sono molto più snelle: dal primo settembre al 31 dicembre, da quando sono state introdotte le nuove procedure, sono state acquisite 5961 domande, mandati alla Zecca dello Stato per la formazione 8024 permessi, consegnati 7433.
Marica Viganò
(L'intervista completa al vicequestore Anna Schiralli sull'Adige in edicola)