I trentini e la salute "Ancora troppo sedentari"
L'aspettativa di vita alla nascita in Trentino è oggi di 80 anni per gli uomini, che dal 1992 hanno guadagnato 7 anni di vita, e di 85,5 anni per le donne con 4 anni in più rispetto al '92. Tuttavia aumenta la sedentarietà. I dati emergono dal "Profilo di salute del Trentino nel 2012"
TRENTO - L'aspettativa di vita alla nascita in Trentino è oggi di 80 anni per gli uomini, che dal 1992 hanno guadagnato 7 anni di vita, e di 85,5 anni per le donne con 4 anni in più rispetto al '92. Tuttavia aumenta la sedentarietà.
I dati emergono dal "Profilo di salute del Trentino nel 2012", curato per la prima volta dall'Osservatorio provinciale della salute in collaborazione con l'Azienda provinciale dei servizi sanitari (Apss) e l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). I decessi si attestano su 4.500 annui, con un tasso grezzo di mortalità dell'8,5% rispetto al 9,7% registrato in Italia.
Le cause maggiori di morte sono nel 36,5% dei casi dovute a malattie cardiovascolari, seguite dai tumori (32,7%), dalle malattie del sistema respiratorio (7%) e dalle malattie del sistema nervoso, Alzheimer e Parkinson, che riguardano il 3,7% dei casi. Tuttavia circa 700 decessi, entro i 75 anni di età, avvengono per cause potenzialmente evitabili, se fosse stata data la giusta attenzione a stile di vita e alimentazione. I fattori di rischio in comune delle principali quattro malattie causa di mortalità sono: il fumo, la sedentarietà, la cattiva alimentazione e il consumo di alcol.
A proposito della sedendarietà, un trentino su cinque crede di fare abbastanza movimento. Il tasso di sedentarietà, inoltre, è maggiore tra chi ha una bassa istruzione. "La questione della salute di un territorio - ha affermato l'assessore alla salute Ugo Rossi - non si può risolvere solo con le misure prese dal sistema sanitario, ma con un più ampio piano provinciale di prevenzione che tenga conto anche dei fattori socio- economici e ambientali".
Infatti il Profilo evidenzia che il disagio sociale dovuto all'aumento della disoccupazione, anche quella di genere, e alle difficoltà economiche in genere, ha un impatto negativo sullo stato di salute della popolazione. È più frequente l'uso del tabacco tra la popolazione meno abbiente, con il 40% di fumatori contro il 22% di chi non ha problemi economici. In modo analogo la disuguaglianza sociale ha un impatto sull'obesità: oltre il 50% di chi ha una bassa istruzione è in eccesso ponderale.
Per migliorare lo stato di salute della popolazione, la Provincia di Trento ha applicato gli obiettivi che l'Oms ha formulato a livello globale sulle malattie croniche. Per il Trentino le sfide future per il 2025 sono: ridurre del 25% la mortalità prematura, ridurre del 30% i fumatori, passando dal 25% al 17%, ridurre del 10% la sedentarietà, passando dal 16% al 14%.