Nursing Up: «Penalizzati anche gli infermieri»
I rappresentanti sindacali dei medici scrivono una lettera accorata ai consigli provinciali per spiegare la situazione che si è venuta a creare con la nuova copertura assicurativa dell'Azienda sanitaria ha sottoscritto ed è in vigore dal primo maggio e Paolo Panebianco, segretario del Nursing up, avverte che tra i professionisti coinvolti nell'annosa questione ci sono anche gli infermieri
I rappresentanti sindacali dei medici scrivono una lettera accorata ai consigli provinciali per spiegare la situazione che si è venuta a creare con la nuova copertura assicurativa dell'Azienda sanitaria ha sottoscritto ed è in vigore dal primo maggio e Paolo Panebianco, segretario del Nursing up, avverte che tra i professionisti coinvolti nell'annosa questione ci sono anche gli infermieri. «Anzi - dice - li riguarda in maniera particolare se consideriamo il fatto che mentre i medici hanno la possibilità economica di pagarsi la copertura assicurativa extra, noi veniamo pagati come svolgessimo un "mestiere" mentre dobbiamo rispondere davanti ai giudici come professionisti».
La richiesta del Nursing up è che, qualora dovesse essere aperto un tavolo di lavoro sulla questione come auspicato dai rappresentanti delle diverse sigle sindacali dei medici, a questo dovrebbero partecipare tutti i professionisti, quindi anche gli infermieri e le ostetriche.
«Purtroppo - spiega Panebianco - con i continui tagli al personale e con il blocco del turn over il personale è chiamato a "correre" di più ed inevitabilmente questo comporta anche un aumento dei rischi e degli errori dei quali anche gli infermieri sanno sampre più chiamati a dover rispondere in prima persona».
Da anni il sindacato ha trovato una copertura assicurativa che paga in prima persona ma anche questo potrebbe essere una soluzione tampone considerato che ormai risulta sempre più difficile trovare compagnie che assicurano in campo medico. Qualche perplessità è sollevata poi per quanto riguarda il comitato sinistri costituito in capo all'Azienda sanitaria e chiamato a decidere sulle liquidazioni delle richieste di risarcimento danni.
«È formato da 8 medici e un infermiere, una composizione piuttosto sbilanciata perché comprensibilmente ognuno è portato a sostenere i rappresentanti della propria categoria», dice Panebianco spiegando come a livello nazione vi siano state parecchie cause, anche per fatti molto gravi, contro infermieri e ostetriche e quindi una tutela su questo riflessione articolata su questo fronte sia quantomai necessaria.