Vaccino sì o no,  prosegue il dibattito

Continua sull'Adige.it il dibattito sull'opportunità o meno di vaccinarsi. «Nella mia vita - scrive il pediatra Dino Pedrotti - ho visto morire bambini per poliomielite, neonati con gravi danni da rosolia materna. Un caso di grave encefalite da morbillo in bambino non vaccinato l’abbiamo avuto non molti anni fa. Il morbillo era sì una “piccola malattia” quando moriva un bambino su 10 (1940); nel 2010 ci muore un bambino su 10.000 (esclusi prematuri e malformati): i danni gravi da morbillo (1 su 5000) si possono (si debbono!) prevenire» Troppi genitori disinformatiI tuoi commenti 

vaccino-influenza_1.jpgTRENTO - Da più di trent’anni sono impegnato a diffondere idee semplici sulla “prevenzione” e sul diritto dei bambini ad avere genitori responsabili. A seguito dell’articolo su l’Adige del 24 giugno, ho ricevuto (in modo del tutto inaspettato!) quasi un centinaio di mail di consenso e di richiesta di maggiori informazioni su vari argomenti. A tutti invierò nelle prossime settimane il libro “Bambini sani e felici”, aggiornato e ricco di spunti, perché i genitori possano fare scelte ragionate.

 

Se i genitori vanno su internet, trovano una babele di bla-bla su tutto e aumentano i dubbi, gli smarrimenti, i consigli di “sapienti” che diffondono le loro verità e le loro convinzioni. I “pifferai magici” trascinano in questo modo le persone deboli e disinformate. Da almeno 40 anni cerco di “fare il pediatra dal punto di vista del bambino”.

 

Mi è spiaciuto leggere nella lettera della signora Pellicari (l’Adige 28.06) non solo i soliti argomenti anti-vaccino, ma anche offese inaccettabili nei confronti di tutti i pediatri. Scrive che “i nostri figli non vengono contati negli studi scientifici”, che a gente come lei “non interessano le epidemie nel mondo e i dati statistici; non vogliamo pediatri epidemiologi, farmacologi, statistici…”. “Ricordate – tuona dall’alto delle sue sicurezze – che “la scienza è fatta così, oggi dice cose vere, domani le smentisce; la scienza e gli scienziati hanno poca memoria”. Confonde cose poco serie (come quelle di certi pediatri collusi con mercato e multinazionali) con cose molto serie, quali le scoperte,sulla base di serie ricerche scientifiche,di antibiotici, vaccini, latti…

 

Nella lettera ci sono fin troppe inesattezze. “La nostra generazione andava poco dal pediatra, ci si ammalava e si guariva con le cure della mamma” (falso: nel 1978 c’erano ogni giorno 400 bambini presenti all’Ospedalino!), “era rarissimo avere un compagno di classe con problemi” (infatti i Down e altri “problemi” erano tutti segregati in Istituti!). E poi, da saccente, ci spiega che “i vaccini contengono mercurio” (nessun vaccino contiene più mercurio, presente anni fa solo nei flaconi multidose). E scrive anche che “i medici sanno che l’età di tre mesi non è adatta per l’inoculo”...

 

Ma chi lo dice? Alcuni, rari, rarissimi medici (certamente meno di uno su mille) che studiano partendo sì da alcuni dati scientifici, ma senza riuscire a documentare fatti reali. Certe loro teorie sarebbero da premio Nobel se fossero vere, ma riescono a diffonderle solo tra il popolo che li ascolta e tra i tanti contestatori di tutto (come sono gettonati preti che parlano contro il Vaticano).Sul caso autismo-vaccini ho già scritto: solo dopo dieci anni di serie ricerche si è capito l’imbroglio. Oggi le principali riviste mondiali che pubblicano ricerche esigono assenza di legami con le industrie e adesione a metodi razionali (una “medicina basata sull’evidenza”).

 

Sull’immunità abbiamo idee sempre più precise, in parallelo con tante altre ricerche su tumori, genetica, malattie neurologiche… È giusto metterle in discussione, ma sempre razionalmente. Dieci anni fa avevo chiesto agli oppositori ai vaccini di farmi avere una seria bibliografia: mi è arrivato molto materiale, ma quasi tutto su casi singoli e solo su riviste di scarsa diffusione. Trent’anni fa il morbillo colpiva gravemente un bambino su 5.000,mentre oggi il vaccino può danneggiare“solo” uno su 500.000!Ora io so bene che un bambino danneggiato da vaccino è il 100 per cento per i suoi genitori… Torniamo indietro? Anche le cinture di sicurezza non hanno rischio zero; ma se non si usano i rischi sono 10-100 volte maggiori.

 

Nella mia vita avrò scritto almeno un centinaio di articoli per spiegare nel modo più semplice cosa significa vaccinare. Ho visto morire bambini per poliomielite,quando all’Ospedalino erano ricoverati trenta bambini paralitici (1960-68); ho visto l’ultimo caso trentino,capitato perché in Italia si erano persi alcuni anni prima di introdurre il vaccino. La pertosse colpiva praticamente tutti ed era molto dura da superare con qualche caso mortale. Ho visto neonati con gravi danni da rosolia materna. E tanti bambini erano ricoverati per complicazioni da morbillo, gravi in un bambino su 1000, gravissimi in uno su 10.000. Un caso di grave encefalite da morbillo in bambino non vaccinato l’abbiamo avuto non molti anni fa. Il morbillo era sì una “piccola malattia” quando moriva un bambino su 10 (1940); nel 2010 ci muore un bambino su 10.000 (esclusi prematuri e malformati): i danni gravi da morbillo (1 su 5000) si possono (si debbono!) prevenire.

comments powered by Disqus