A Trento sarà più leggero il fisco sulla prima casa

di Angelo Conte

Se tra una settimana esatta scade il termine per pagare l'ultima rata di Imu e Tasi, in queste ultime settimane di dicembre debutteranno le regole per l'imposta tutta provinciale che le sostituirà. Dal primo gennaio del prossimo anno, infatti, i proprietari degli immobili presenti in Trentino dovranno applicare le regole dell'Imis (Imposta municipale semplice). Una sola tassa sugli edifici che, rispetto alle regole di Tasi e all'Imu, cercherà di venire incontro ai cittadini in maniera maggiore di oggi: i calcoli di quanto pagare saranno in carico ai Comuni e il contribuente che pagherà quanto indicato dalla propria amministrazione tramite F24 o bollettino che sarà inviato a casa non dovrà temere nulla in termini di contenzioso o sanzioni.

Come per la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili dei Comuni, anche per l'Imis ci sono delle indicazioni di massima previste dalla legge provinciale attesa in questi giorni all'approvazione definitiva che le singole amministrazioni comunali potranno cambiare. 

Le detrazioni.
A partire dalle detrazioni. Le aliquote per le abitazioni principali (note comunemente come prime case) sono state concordate al 3,5 per mille, il triplo rispetto all'1 per mille standard per la Tasi. Ma, grazie alle detrazioni flessibili (la cifra è diversa Comune per Comune) le giunte e i consigli comunali potranno anche alzarle tanto da azzerare il dovuto. E questo sia per l'abitazione principale, sia per le seconde e terze case e, infine, per tutti gli altri fabbricati, da quelli strumentali agricoli fino ai capannoni e agli alberghi.

Il gettito prima casa a 9 milioni.
La stima, con aliquota standard al 3,5 per mille, fatta dalla Provincia per l'incasso da Imis su prima abitazione e relative pertinenze (garage, cantine e così via) è di poco superiore ai 9,1 milioni di euro. Se si guarda all'incasso di Imu sulle prime abitazioni stimato per il 2012, si era a quota 25 milioni di euro. Insomma, si dovrebbe ridurre a un terzo circa la media da pagare sulle prime abitazioni e relative pertinenze rispetto all'Imu. 
Trento, detrazione verso i 400 euro.

Secondo gli orientamenti della giunta comunale guidata da Alessandro Andreatta, le aliquote e le detrazioni sulle prime case e sugli altri fabbricati dovrebbero seguire quanto prevede il protocollo di finanza locale e l'accordo di massima che era stato sancito all'inizio del novembre scorso. Così, sulle prime abitazioni e sulle relative pertinenze, l'aliquota da pagare dovrebbe diventare tre volte e mezzo più elevata, passando dall'1 per mille della Tasi al 3,5 per mille dell'Imis. A consentire una riduzione delle entrate dai 2,5 milioni di euro previsti nel 2014 per la prima abitazione e le relative pertinenze al milione 700.000 euro del prossimo anno (circa il 30% in meno), saranno le detrazioni, fissate a 394 euro (erano 50 euro per la Tasi). In pratica, visto che il minimo da versare sarà 20 euro, la rendita minima complessiva su cui versare sarà 700 euro, contro i 360 della Tasi.
Per i minori incassi c'è la Provincia.

Complessivamente per il Comune di Trento, come già calcolato dalla Provincia e pubblicato sul sito ufficiale nelle scorse settimane, l'incasso Imis, comprensivo di quanto va allo Stato sugli edifici della categoria catastale D (capannoni, alberghie e così via), sarà di 930.000 euro più basso rispetto alla somma Tasi-Imu versata quest'anno. Per pareggiare i conti una cifra analoga arriverà dalla Provincia.

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