Nuovo ospedale «europeo»: dalla Bei i soldi per finanziare la costruzione

Per realizzare il Nuovo ospedale trentino arrivano soldi europei, che consentiranno alla Provincia di mettere a gara direttamente la costruzione della struttura e lasciare alla finanza di progetto il resto, cioè la gestione per 25 anni dei servizi non sanitari. Cassa del Trentino, il braccio finanziario di Piazza Dante, ha raggiunto un primo accordo con la Bei, Banca Europea per gli Investimenti, per il finanziamento dell'opera. Dei 300 milioni a base di gara per i muri dell'ospedale, 160 sono già stati stanziati dall'ente pubblico, mentre 140 potrebbero arrivare dall'istituto di credito europeo a tassi molto favorevoli, decisamente migliori di quelli che potrebbero spuntare i privati che realizzassero l'opera in project financing.


La giunta provinciale deciderà il nuovo bando per il Not entro fine mese, dopo che la precedente gara è stata falcidiata e bocciata dalla giustizia amministrativa a seguito dei ricorsi incrociati delle aziende e dei raggruppamenti partecipanti. Le ipotesi elaborate dai tecnici sono diverse ma questa dell'apporto della Bei va per la maggiore. Del resto il Not, insieme al nuovo collegamento stradale Loppio-Busa, è una delle due iniziative trentine inserite nella lista di progetti italiani presentati per il piano Juncker, il programma europeo da 315 miliardi di euro di investimenti - ma solo 21 di essi sono certi - presentato dalla Commissione di Bruxelles. Anche il piano Juncker si basa sull'intervento della Bei, ma i contorni sono ancora incerti. I progetti italiani valgono 83 miliardi e, tra essi, il Not è un appalto di costruzione e gestione in concessione da 1,7 miliardi, mentre la Loppio-Busa, anch'essa prevista in partenariato pubblico-privato, vale 250 milioni.


Ma con la Bei c'è un contatto diretto di Cassa del Trentino che ha già portato solo nel 2014 a 230 milioni di finanziamenti della Banca partecipata dagli Stati europei a enti e società trentine: 150 milioni a Cassa spa, su 174 milioni accordati, che li utilizza soprattutto per le opere pubbliche dei Comuni, 30 a Patrimonio del Trentino, destinati a finanziare la nuova biblioteca universitaria alle Albere, 25 milioni per il piano di edilizia universitaria dell'Ateneo, 25 milioni a Trentino Trasporti. La Bei accetta di finanziare i progetti trentini anche per il rating elevato della Provincia e di Cassa spa, superiore a quello dello Stato italiano. Da qui, oltre che dalla natura pubblica dell'istituto di credito europeo, il costo conveniente dei prestiti.


Cassa del Trentino deve «tirare» altri 24 milioni dei 49 ottenuti dalla Bei nell'ultima tranche di finanziamento. I primi 25 milioni di questi 49, arrivati nell'ultima parte dell'anno scorso, sono un finanziamento a dieci anni al tasso di interesse super conveniente dello 0,69%. Per l'ospedale il mutuo con la Bei dovrebbe essere a 20-25 anni, ma anche in questo caso il tasso, alle attuali condizioni, sarebbe inferiore al 2%. La Bei finanzia progetti al massimo al 50% e quindi in Trentino ha sostenuto, in realtà, investimenti per 460 milioni. Nel caso del Nuovo ospedale i limiti verrebbero rispettati: la Provincia aveva già previsto nel bando in project financing di finanziare la costruzione della struttura per 160 milioni su 300, mentre 140 milioni li avrebbero messi i privati, che poi avrebbero incassato per anni il canone di concessione. In questo caso i 140 milioni, meno del 50% del costo totale, li metterebbe la Bei ad un tasso basso.


A questo punto il Not uscirebbe dalla lista del piano Juncker e verrebbe finanziato direttamente dalla Bei. La Provincia sarebbe orientata a sfruttare il momento buono per attingere nuovi fondi a costi convenienti dalla Banca Europea. Sul resto del bando per il Nuovo ospedale, cioè la gestione dei servizi non sanitari, dai bar ai parcheggi, dai servizi informatici alle pulizie, si potrebbe confermare il partenariato con i privati, che potrebbero avere in concessione i servizi. In ogni caso la gara per il Not riparte da zero e le stesse cordate di imprese nazionali e locali che si erano formate per il project financing potrebbero cambiare.

comments powered by Disqus