Picchia la moglie «troppo occidentale»
Per cinque anni, dal 2008 al 2013, avrebbe picchiato con calci e pugni la moglie, minacciandola di morte e tentando, una volta, anche di strangolarla. Violenze dovute, probabilmente, perchè aveva acquisito modi di fare troppo "occidentali". Per questo motivo la Polizia locale di Palmi ha eseguito a carico di un cittadino marocchino di 52 anni la misura del divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla moglie e di comunicare con lei e con i suoi parenti ed amici emesso dal gip di Palmi su richiesta della Procura. I comportamenti dell'uomo avevano indotto la donna, di 28 anni, a fuggire da Gioia Tauro, dove viveva con il marito e le due figlie piccole, in Francia. La lontananza dalle figlie, rimaste in Italia con il marito, hanno spinto la donna a fare denuncia alla polizia.
Cercando su internet ha trovato il sito istituzionale della Polizia locale di Palmi alla quale ha inviato una mail allegando alcune fotografie raffiguranti la donna con segni di violente percosse sul corpo. Gli agenti sono riusciti a risalire alla sua identità e dopo averla contattata in Francia l'hanno convita a tornare in Calabria. Quindi sono andati a prenderla all'aeroporto e l'hanno scortata in Procura dove ha raccontato la sua storia al pm Anna Pensabene.
Dalle indagini, portate avanti dalla Polizia locale di Palmi guidata dal comandante Francesco Managò, sono emersi gli anni di violenze a cui la donna sarebbe stata sottoposta dal marito che non avrebbe tollerato il modo di vestire all'occidentale della moglie e la sua voglia di uscire con le amiche, che avevano indotto nella donna un persistente stato di soggezione, paura e disagio psico-fisico tale da indurla a fuggire in Francia. Il quadro indiziario emerso, nel quale si configura il reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali continuate ed aggravate, ha portato il pm a chiedere ed ottenere dal gip l'emissione del provvedimento cautelare.