Colpo da «Tomasi» video al setaccio
Prosegue la caccia ai rapinatori che l'altro ieri sera hanno assaltato la gioielleria Tomasi all'angolo tra via San Pietro e via Suffragio, al «Canton», nel cuore del centro storico del capoluogo
Prosegue la caccia ai rapinatori che l'altro ieri sera hanno assaltato la gioielleria Tomasi all'angolo tra via San Pietro e via Suffragio, al «Canton», nel cuore del centro storico del capoluogo. Gli agenti della squadra mobile, coordinati dal vicequestore Salvatore Ascione, hanno proseguito nel loro lavoro di analisi degli elementi raccolti negli istanti subito successivi all'irruzione dei due rapinatori all'interno della prestigiosa boutique di preziosi della città.
I poliziotti hanno analizzato in particolare anche le immagini delle telecamere di sorveglienza presenti nei dintorni della gioielleria. In zona sono parecchi gli impianti di videomonitoraggio attivi e l'auspicio degli inquirenti è che uno degli «occhi» elettronici abbia potuto immortalare la coppia di rapinatori in fuga. I due si erano presentati all'ora di chiusura: sembravano due distinti signori interessati ad un acquisto e per questo i dipendenti (ieri mattina, dopo la serata di tensione, al loro posto in gioielleria vi erano il titolare e la moglie) hanno aperto senza particolari problemi. I due uomini avevano iniziato a chiedere di poter visionare oggetti in argento, per un regalo. Dopo che il personale ha srotolato davanti a loro un paio di «rulli» di panno contenenti braccialettini e collanine, i due hanno gettato la maschera, rivelandosi per quello che erano realmente e minacciando i due commessi con una pistola.
Prima ancora che potessero avere la minima reazione, uno dei due rapinatori li ha minacciati, puntando contro di loro l'arma, mentre l'altro arraffava velocemente quello che si trovava esposto davanti a loro.
Hanno poi nuovamente rivolto minacce ai due, per poter così guadagnare tempo per fuggire, dopodiché si sono allontanati, forse verso piazza Mostra. Non è dato saperlo, ma intuitivamente si tratta del punto più vicino, tra la gioelleria e la Ztl, in cui lasciare un'auto pronta per la fuga, anche se una testimone ha affermato di aver notato due persone allontanarsi a passo sperdito lungo via San Pietro.
Con sé i rapinatori hanno portato merce per un valore che oscilla tra i 3.000 ed i 10.000 euro: la speranza della polizia è ora quella di riuscire ad inviduare e bloccare i due prima che possano riuscire a cedere ad altri il bottino per trasformarlo in denaro contante, in modo non solo da acciuffare i responsabili, ma anche da restituire al più presto il maltolto alla famiglia Tomasi.