Domani potrebbero esserci disagi anche in Trentino a causa dello sciopero dei pediatri che aderiscono alla Federazione italiana medici pediatri (Fimp). A provocare la protesta il rinnovo della convenzione che stabilisce come devono prendersi cura dei loro piccoli assistiti.
Pur consapevoli che questa azione di protesta arreccherà dei disagi, i pediatri di famiglia si dicono costretti allo sciopero per alcuni motivi. In primo luogo perché l'assistenza pediatrica «deve continuare ad essere garantita dal pediatra scelto dalla famiglia e non da medici diversi nelle varie ore della giornata, ritenendo essenziale la continuità del rapporto di fiducia medico-paziente» proprio per il bene del piccolo assistito.
In seconda battuta, la protesta di oggi è necessaria «perché il pediatra di famiglia continui a garantire un'assistenza capillare sul territorio».
Occorre poi continuare a sostenere la famiglia nel percorso della genitorialità e a tutela dello salute globale del bambino, «assicurando a tutti i bambini che vivono in Italia la stessa assistenza indipendentemente dal luogo di residenza e dalle possibilità economiche».
In sintesi, scopo dello sciopero proclamato dai medici pediatri di famiglia è difendere il livello di assistenza fino ad oggi garantito a tutte le famiglie, basato su un'attività medica specialistica, finalizzata alla cura ed alla prevenzione, tralasciando rivendicazioni di tipo economico ma agendo esclusivamente per il bene dell'utenza.