«Nessuno vuole gestire la palestra» Interrogazione su Sanbapolis
Sono scaduti lo scorso 28 luglio i termini per la presentazione delle offerte per l'affidamento in concessione del servizio di gestione della zona adibita a palestra di arrampicata indoor e degli ambienti strumentali alla stessa, del campo di gioco polivalente, della sala polivalente sportiva e degli spazi per uffici, ambulatori e magazzini all'interno del complesso di Sanbapolis.
La gara d'appalto però è andata deserta, secondo le informazioni raccolte dal consigliere provinciale Claudio Cia (Civica Trentina), che sulla questione ha presentato un'interrogazione per capire quale sarà il destino futuro di un «gioiellino» che rischia di rimanere chiuso a lungo, finché non verrà trovato un gestore.
La gara - spiega entrando nei dettagli il consigliere Cia - era stata indetta dall'Agenzia provinciale per gli Appalti e Contratti, su delega dell'Opera Universitaria. Era stato previsto un affidamento in concessione per un importo a base di gara di euro 4,7 milioni di euro (al netto degli oneri fiscali) per una concessione di otto anni.
«Se la gara è andata deserta - scrive Cia - evidentemente, nessuno tra i soggetti potenzialmente interessati alla gestione di una struttura indubbiamente significativa, che presenta opportunità di ricavo importanti, ha ritenuto congruo l'importo di oltre 4,7 milioni, considerando, per esempio, che tale cifra potrebbe essere coperta incassando 1.610 euro al giorno». Cioè, nel casop che il bando fosse stato affidato all'importo minimo il gestore avrebbe dovuto incassare ogni giorno 1.610 euro soltanto per copreire le spese. Praticamente impossibile «pur a fronte del notevole successo che la palestra di arrampicata indoor sta riscuotendo» sottolinea Cia.
Tra fine agosto e l'inizio di settembre si svolgeranno ad Arco i Campionati mondiali giovanili di arrampicata e le squadre che vi parteciperanno stanno definendo gli aspetti logistici della loro presenza in Trentino. In particolare, la palestra di arrampicata di Sanbapolis è particolarmente appetita per lo svolgimento degli allenamenti da parte degli atleti in preparazione delle gare di Arco.
Da qui la preoccupazione del consigliere Cia sul fatto che l'esito della gara crea una precarietà gestionale «che rischia di non garantire alle squadre e agli atleti un'adeguata disponibilità della palestra di arrampicata. Stiamo, per caso, rischiando l'ennesima figuraccia di questo annus horribilis della politica provinciale, caratterizzato dalla carenza di programmazione e da errori di valutazione che stanno penalizzando a vari livelli il nostro territorio?».