Camper pagato 80 mila euro ko dopo pochi chilometri, risarcito
Doveva essere un camper da sogno, un gioiello con prezzo di listino da capogiro: 94.250 euro, insomma quanto un piccolo appartamento. Le aspettative degli acquirenti erano in linea con il prezzo pagato (80 mila euro dopo un sensibile sconto): molto alte. Peccato che alla fine il camperone super lusso si sia rivelato una delusione: è finito ko, fermo con catena della distribuzione rotta, dopo appena 348 chilometri percorsi. Praticamente fermo al primo viaggio con i proprietari costretti a chiamare il carro attrezzi.
Le brutte sorprese, però, non erano finite. Il potente motore turbodiesel da 3.000 cc venne riparato in garanzia. Ma nel frattempo emergevano altri problemi inaccettabili per un camper pagato 80 mila euro: quando pioveva la non perfetta isolazione della parte posteriore provocava abbondanti infiltrazioni d’acqua; non funzionava a dovere il dispositivo di ricarica delle batterie, le sospensioni anteriori davano problemi. Ma la lista delle magagne non è finita. Gli acquirenti sostengono di aver scoperto nel tempo che la finestra della cucina era rotta, c’era una perdita dal serbatoio dell’acqua e la guarnizione della porta d’ingresso era forata. Infine mancavano pure alcuni optional previsti dal contratto d’acquisto, come la macchina da caffè originale, il telecomando dell’autoradio, i piedini di stazionamento.
Alla fine i camperisti hanno citato in giudizio il venditore del mezzo chiedendo un risarcimento tutto sommato contenuto alla luce dei tanti disagi patiti: 4.800 euro. Somma che il giudice Antonio Orpello alla fine della causa ha riconosciuto condannando il venditore al pagamento della somma.