Raid dei ladri a Povo, colpite tre palazzine La banda del trapano ruba ori e monili
La banda del trapano ruba ori e monili
Un’ora di tempo, forse meno. Tanto è bastato ai malviventi per fare «visita» a tre palazzine di via Sabbioni a Povo. Dietro i furti, che hanno interessato almeno cinque appartamenti, la stessa firma: un piccolo foro nella finestra. La banda del trapano, dunque, è tornata a colpire in collina, facendo razzia quasi esclusivamente di gioielli e monili. Apparecchi tecnologici - dai pc ai tablet - sono stati ignorati.
Il raid è stato messo a segno sabato, quasi certamente tra le 18 e le 19, nelle palazzine ai civici 7, 11 e 13, approfittando delle tapparelle alzate. I malviventi, certamente più di uno, vista la rapidità con la quale hanno agito, hanno probabilmente iniziato l’azione dalla palazzina che si trova al civico 7. «Credo che siano scesi da qui», dice Luigino Antonelli, che abita al piano terra, mostrando le foglie strappate lungo il muretto che delimita il suo giardino. «Da noi hanno provato ad entrare - aggiunge mostrando il piccolo foro nella porta finestra - ma probabilmente se ne sono andati dopo avere visto che in casa c’era luce». «Io ero dentro che ricamavo - gli fa eco la moglie - e non mi sono accorta di niente. Essendo in casa, ovviamente, non avevamo l’allarme inserito».
La consapevolezza di essere finiti nel mirino dei malviventi è arrivata quando la signora Giuliana Cremonesi che abita al piano di sopra, è scesa per avvisare di essere stata derubata. «A quel punto abbiamo visto il foro sulla porta finestra che dà sul giardino», dicono i coniugi. Peggio, come detto, è andata all’inquilina che abita al primo piano e che, al rientro a casa, verso le 19.10, ha trovato tutto a soqquadro. «Ho subito notato il portagioie a terra, completamente distrutto. All’inizio - dice - ho pensato che potesse essere stata la nostra gatta, ma in tredici anni non ha mai fatto un dispetto. Ma ho subito capito che erano stati i ladri. Mi sono precipitata in camera e ho trovato tutti i cassetti e gli armadi aperti, ora sto cercando di pulire e lavare tutto».
I ladri cercavano evidentemente denaro e oggetti di valore. «Hanno rubato solo qualche gioiello - dice la donna - ma hanno lasciato un disastro in casa». Anche in questo caso i ladri, una volta saliti sul balcone, hanno praticato un piccolo foro nella porta finestra - per non fare rumore potrebbero avere usato un trapano a mano - e poi, usando a mo’ di uncino un filo di ferro, hanno fatto scattare la maniglia.
Brutto rientro in casa anche per due famiglie della palazzina vicina, al civico 11. Anche qui la prima visita ha interessato l’appartamento al piano terra. Sul davanzale esterno della finestra che dà sul giardino è rimasto un mucchietto di segatura. I resti del foro praticato sulla finestra per entrare. «Hanno rubato solo degli orecchini», spiega la coppia, che sabato è rientrata verso le 20.30. I ladri, evidentemente di fretta o forse disturbati, hanno ignorato pc e macchina fotografica e perfino 50 euro su una mensola. «Abbiamo trovato alcune cose a terra in bagno, ma per il resto era tutto in ordine». Da qui sono poi saliti al piano superiore, dove abitano Stefano Berlanda e la moglie Giorgia Loss.
Una porta finestra del poggiolo è stata addirittura forzata, forse con un piede di porco, mentre nell’altra c’è il solito foro (ma con alcuni pezzi di legno trovati sul balcone prima hanno sollevato la tapparella che era alzata a metà). «Quando sono rientrata ho notato le due porte finestre aperte - racconta la donna - e mi è sembrato subito strano. In camera hanno aperto i cassetti, ma per il resto ho trovato la casa in ordine». Da qui sono spariti un paio di orecchini, una collana e un anello con solitario. Ma i ladri hanno lasciato un paio di gioielli in oro bianco, forse pensando fossero di argento e pure un orologio. In compenso si sono presi degli Swarovski, compreso un gattino. Anche in questo caso hanno lasciato tablet e iPod. Il «tour» dei malviventi è proseguito nella palazzina al civico 13, dove hanno fatto visita ad almeno un appartamento. Sul posto per i rilievi la polizia.