Febbre e brividi, arriva l'influenza
Festeggiamenti con termometro e brodino per molti trentini: l'influenza, in questo periodo, è in rapida espansione nel capoluogo e nelle nostre valli. È quanto emerge dal monitoraggio della Rete Influnet coordinata dall'Istituto superiore della Sanità. Lo studio, iniziato ad ottobre e aggiornato con cadenza settimanale, nell'ultimo rapporto relativo al periodo 7-13 dicembre evidenzia in provincia di Trento, in Piemonte ed in Basilicata un'incidenza superiore al resto d'Italia di persone colte da brividi e febbre. Nessun allarmismo, però, perché non c'è alcuna epidemia: «L'attività dei virus influenzali è ancora ai livelli di base - si legge nel rapporto - il livello di incidenza in Italia è pari a 1,22 casi per mille assistiti. Il numero di casi stimati in questa settimana è pari a circa 74.000 per un totale, dall'inizio della sorveglianza, di circa 477.000 casi». Nel rapporto viene evidenziato che «l'incidenza è sotto la soglia epidemica», trovandosi «ai livelli di base, come nelle precedenti stagioni influenzali».
Se nel resto d'Italia si parla di intensità «basale» e «bassa», per il Trentino l'intensità cresce e diventa «media». L'analisi viene effettuata attraverso i dati inviati da 706 medici sentinella riguardo alla frequenza di sindromi influenzali tra i propri assistiti. Il valore dell'incidenza totale - dunque la media in Italia - è pari a 1,22 casi per mille assistiti. Ad essere più colpiti sono i bimbi, mentre i più «sani» sono i pensionati. Nel dettaglio, nella fascia di età 0-4 anni l'incidenza è pari a 3,52 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 1,19, fra i 15 ed i 64 anni a 1,28 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni l'incidenza è pari a 0,58 casi per mille assistiti.
Se nel resto d'Italia l'incidenza ogni mille assistiti è inferiore a 2,36 con una media di 1,22, in Trentino, in Piemonte ed in Basilicata la soglia è fra 2,36 e 6,37. Nella nostra provincia l'incidenza registrata è pari a 2,56%, con un'incidenza di 8,76 nella fascia d'età 0-4 anni, 2,04 fra i 5 ed i 17 anni, 2,22 fra i 15 ed i 64, 0,92 per chi ha 65 anni e più. Tornando ai dati complessivi, gli italiani colpiti fino ad ora dall'influenza sono quasi 500mila, per la precisione 477.400. Per chi ha già i sintomi di influenza o para influenzali sono consigliati riposo, pasti equilibrati e preferibilmente leggeri, tanta acqua. «È importante idratarsi anche con frutta e verdura senza "appesantire" l'organismo già un po' debilitato con cibi troppo "ricchi" di grassi» consiglia il dottor Giacomo Milillo, segretario della Federazione italiana medici di famiglia.
Altro suggerimento degli esperti: via libera alla coccole, ma sempre con moderazione. «Non rinunciamo del tutto a baci ed abbracci: al limite preferiamo un breve abbraccio ad un bacio, tramite il quale i virus si veicolano ancor più facilmente». Qualcuno comunque può permettersi di sgarrare. «Chi è vaccinato può festeggiare più serenamente - conclude il dottor Milillo - può ragionevolmente permettersi di abbracciare un malato, perché la probabilità di ammalarsi si riduce anche se l'immunità non è garantita».