A Trento quattro furti in casa al giorno In azione «bande di ladri dell'Est»
I dati degli uffici giudiziari confermano una sensazione diffusa tra i cittadini: i furti in abitazione sono in continua crescita. È un fenomeno ormai quotidiano: nel circondario di Trento (dunque senza contare i furti commessi nel Trentino meridionale) vengono iscritti una media di 4 nuovi procedimenti al giorno. Come dire che oggi quattro famiglie trentine saranno visitate dai ladri.
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Il dato è emerso ieri, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario. È un’indicazione che, paradossalmente, può essere anche guardata con occhi positivi: quella dei furti in casa è di fatto l’unica emergenza criminale segnalata nel nostro distretto. Il Trentino Alto Adige si conferma nel complesso una regione a basso tasso di criminalità e ad alto tasso di sicurezza con una giustizia che funziona: non ci sono infiltrazioni mafiose, rapine in calo, diminuiscono i reati contro la persona come lo stalking, sono «latitanti» anche i reati contro la pubblica amministrazione, in particolare corruzione e concussione, l’abusivismo è limitato. Ma vediamo nel dettaglio le singole fattispecie di reato, così come sono state tracciate dalle relazioni del presidente reggente della Corte d’appello Domenico Taglialatela, dall’avvocato generale Paul Ranzi con uno sguardo, per cogliere il dettaglio di quanto accade nel circondario di Trento, ai dati forniti dal procuratore Giuseppe Amato.
Reati contro il patrimonio
A Trento le iscrizioni a carico di ignoti passano da 1.119 a 1.462. Calano invece quelle a carico di noti da 102 a 75, segno che è sempre molto difficile acciuffare i ladri. In Alto Adige quella dei topi d’appartamento è una vera invasione: da 276 procedimenti a 763. Ranzi ci dà anche un identikit: «Si registra la presenza di bande di delinquenti, provenienti in genere dall’est europeo, dedite a rapine e furti in abitazione, il cui proliferarsi, riconducibile alla crisi economica che ha colpito i paesi europei aggravata dai massicci flussi migratori, è stato favorito anche dalle scelte operate dal legislatore che per fronteggiare l’emergenza carceri ha previsto il ricorso alla custodia in carcere solo quale ultima ratio, facendo venir meno la valenza preventiva di tale misura». Positiva invece a Trento la diminuzione di reati più gravi quali rapine (da 62 a 59) ed estorsioni (da 44 a 30). Crescono i procedimenti per usura ma non sono casi di strozzinaggio: in gran parte sono denunce, contro banche per tassi oltre la soglia, destinate all’archiviazione.
Pubblica amministrazione
Il procuratore Amato scrive che «latitano le notizie di reato afferenti i reati di corruzione e concussione». A Rovereto invece la procura segnala «un modesto aumento dei reati per abuso d’ufficio e per concussione».
Mafia
Amato sottolinea che «non risultano iscrizioni per il reato di associazione mafiosa anche perché il Trentino Alto Adige, in ragione soprattutto delle peculiarità del tessuto imprenditoriale (è forte il fenomeno della cooperazione), risulta difficilmente “infiltrabile”».
Lavoro
Qui i dati sono positivi: nessun morto dovuto a violazione delle norme antiinfortunistiche. Il reato di lesioni colpose è stabile (162, qualche anno fa si era ben oltre quota 300).
Reati contro la persona
«Il fenomeno dei reati contro la libertà sessuale ha una diffusione complessivamente modesta». I procedimenti per violenza sessuale sono in calo (da 46 a 39), stesso trend per lo stalking (da 91 a 59) e così anche i fascicoli in materia di pornografia minorile (da 15 a 10) e tratta di esseri umani (da 28 a 7).
Ambiente
Numeri descritti come fisiologici, pur con violazioni edilizie in aumento da 179 a 246: «La maggior parte delle iscrizioni - sottolinea Amato - riguarda violazioni edilizie che non presentano connotazioni oggettive di particolare gravità. È pressoché sconosciuto il fenomeno delle lottizzazioni abusive (3 iscrizioni)».
Reati societari
In crescita, lascito questo della crisi economica, bancarotte (da 47 a 57) e reati tributari (da 126 a 137).