Schützen, si cerca il dopo-Dalprà
A causa del maltempo che ha investito gran parte del Nord Italia, è stata annullata l'ormai tradizionale sfilata degli schützen provinciali per le vie del centro storico di Trento, in programma per il pomeriggio di ieri in concomitanza con l'assemblea annuale della Federazione delle compagnie del Tirolo meridionale. La manifestazione, che prevedeva anche una celebrazione nella basilica di Santa Maria Maggiore, si è quindi svolta interamente nella Sala di rappresentanza del Palazzo della Regione, dove circa centocinquanta capelli piumati si sono riuniti per discutere sull'attività svolta lo scorso anno e per delineare il programma per il 2016. Nell'ambito dell'incontro, che ha visto la partecipazione anche di alcuni esponenti delle compagnie dell'Alto Adige e del Tirolo austriaco, si è dunque parlato degli obbiettivi culturali, politici e associazionistici - tra cui il conseguimento della doppia cittadinanza, italiana ed austriaca, e la realizzazione di alcuni eventi di commemorazione storica - da perseguire nel corso dell'anno.
Stranamente, durante l'assemblea il presidente della federazione Paolo Dalprà non ha fatto alcuna menzione ad un eventuale raduno degli alpini nel 2018, più volte condannato dagli schützen trentini, mentre le penne nere sono state citate solo in relazione ad un diverbio avuto luogo lo scorso anno, a proposito della celebrazione dei militari austroungarici caduti durante la prima guerra mondiale. «Non capiamo - ha detto Dalprà, riferendosi al progetto «An der front» per la deposizione di alcune croci nei luoghi interessati dai combattimenti tra il 1915 e il 1918 - la polemica sollevata da chi ha tappezzato di croci proprie la nostra terra, con il consenso delle autorità competenti».
Al di là delle annose polemiche con gli alpini, ciò che sembrerebbe aver cagionato una certa apprensione all'interno delle diverse anime della federazione, che conta oggi 24 compagnie (la venticinquesima è in fase di formazione in Vallarsa) ed oltre 600 tesserati in tutto il Trentino, è stata la decisione austriaca di chiudere il confine sul Brennero. In merito, il confronto tra gli schützen presenti ieri ha riguardato anche il futuro dell'Euroregione alpina. «Siamo sicuri - ci ha però spiegato Dalprà, a margine dell'assemblea - che la chiusura sia solo momentanea. Noi, intanto continuiamo sulla strada verso l'Euroregione tirolese, salvaguardando la specificità della nostra cultura. Quest'anno, inoltre, punteremo sul tema della doppia cittadinanza, un obiettivo caro a tanti di noi che riteniamo tuttavia di difficile conseguimento».
Per quanto riguarda, in ultimo, l'attività in programma, oltre alla più volte citata volontà di entrare nelle scuole provinciale con una pubblicazione specifica sulla storia del Tirolo, si è parlato delle commemorazioni per il centenario della «Strafexpedition» e della definizione di un percorso per l'avvicendamento delle cariche nella federazione, dopo l'annuncio di Dalprà di non volersi candidare alla presidenza nel 2017.