Intralciava i vigili del fuoco, multa da 20 mila euro
L’intenzione era lodevole: soccorrere un automobilista che si era cappottato. Il risultato, però, è stato pessimo: condannato a 20 mila euro di multa per resistenza a pubblico ufficiale per aver intralciato l’intervento dei vigili del fuoco. Alla fine si è concluso con un patteggiamento il procedimento penale avviato a carico di un quarantenne residente a Tassullo.
La vicenda risale al 17 maggio dell’anno scorso. L’imputato quella mattina - erano le 5 e 30 - si fermò insieme ad un amico per soccorrere un’auto che si era ribaltata in località Tegia, nel comune di Nanno. Sul posto intervenne poco dopo una squadra dei vigili del fuoco volontari di Nanno. Questi, vista la delicatezza dell’intervento, invitavano i due automobilisti ad allontanarsi per consentite la messa in sicurezza del veicolo che si era ribaltato e l’estrazione del conducente.
Pare che il 40enne di Tassullo non abbia preso bene l’invito a spostarsi. L’uomo infatti reagì in modo scomposto, anzi offensivo (si ipotizza che avesse bevuto).
Non solo non si voleva spostare dal luogo del soccorso, facendo perdere ai pompieri minuti preziosi, ma avrebbe offeso i volontari dicendo «voi vigili del fuoco non capite un cazzo, io faccio quello che voglio, vi denunci tutti».
L’uomo avrebbe poi allontanato con una spinta il vicecomandante che si era avvicinato per calmare il soggetto. Alla fine il 40enne è finito a processo per resistenza a pubblico ufficiale, un reato piuttosto grave. La difesa, sostenuta dall’avvocato Vittorio Cristanelli, ha scelto la strada del patteggiamento: 2 mesi e 20 giorni convertiti in 20 mila euro di multa (che l’imputato se fila liscio non pagherà per effetto della sospensione condizionale)