Scritte e offese contro gli alpini nella giornata dell'assemblea dei delegati della sezione di Trento
Manca davvero poco perché Trento diventi ufficialmente la città che ospiterà la 91° Adunata degli Alpini del maggio 2018. Nello scorso anno i presidenti Ana del Triveneto avevano votato all'unanimità la candidatura di Trento quale città prescelta. Nei giorni scorsi le assemblee dell'Ana sparse in tutta Italia non hanno presentato alcuna candidatura alternativa rilevando con tale decisione la piena condivisione alla candidatura di Trento per l'Adunata 2018.
La strada sempre quindi ormai essere spianata verso questo importante appuntamento e a sottolinearlo è stato il presente degli Alpini, Maurizio Pinamonti, in occasione dell'assemblea annuale che si è svolta a Trento. «Le altre sezioni - ha spiegato Pinamonti - non hanno espresso alcuna candidatura per il 2018 e siamo fiduciosi. Aspettiamo ora l'ufficialità dell'assegnazione che sarà fatta dal consiglio nazionale verso maggio quando terminerà la possibilità di fare candidature oppure al massimo settembre. L'ultima Adunata a Trento è stata nel 1987».
La forza della sezione di Trento, alla chiusura del tesseramento 2015, è stata di 23 mila 738 soci, di cui 18 mila 570 soci alpini e 5 mila 168 soci aggregati (i cosiddetti amici degli alpini). Rispetto l'anno precedente si registrano una diminuzione di 107 soci alpini e un aumento di 138 di quelli aggregati. Nel 2015 sono stati 265 i soci «andati avanti». «In percentuale - ha spiegato Pinamonti - il calo si attesta allo 0,58% rispetto all'1,43% del precedente anno». I gruppi degli alpini presenti sul nostro territorio sono 266. Per quanto riguarda l'aspetto anagrafico, i soci con un'età inferiore ai 40 anni sono il 9,25% mentre sono il 25,56% i soci con più di 69 anni. «Il futuro associativo è un problema - ha affermato il presidente dell'Ana - soprattutto dopo la sospensione del servizio militare le forze giovani vengono a mancare ma abbiamo forte fiducia perché quest'anno abbiamo tanti nuovi iscritti, soprattutto tra gli amici alpini che saranno il futuro assieme a noi».
SCRITTE CONTRO GLI ALPINI
Scritte contro gli alpini a Trento, in alcuni punti della città, nella giornata dell'assemblea dei delegati della sezione cittadina, ovvero il più importante momento associativo delle circa 24 mila penne nere trentine reduci, pochi giorni fa, dall'inaugurazione a Rovereto Secchia, della casa dello Sport Tina Zuccoli. Sui muri sono comparse offese contro di loro. «Nessuna pace per chi vive in guerra»: questa una delle scritte. Dura la condanna del vicepresidente del Consiglio provinciale Walter Viola: «Fatti del genere sono segno di scarsa cultura. Esprimo la massima solidarietà all'Ana».
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Furente il sindaco Alessandro Andreatta: «Gli alpini uniscono, non dividono. Se c'è qualche imbecille o qualche cretino che non la pensa così, protesti in maniera civile e non tocchi un patrimonio della comunità del nostro Paese. Mi spiace che in questa giornata di festa ci sia qualcuno che tenta di rovinare l'atmosfera».
Il presidente degli alpini, Maurizio Pinamonti, commenta con poche parola: «Noi dimostriamo con i fatti chi siamo. Certe persone non sono nemmeno da considerare, per il resto c'è poco altro da dire».
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Per i delegati i primi appuntamenti ci sono già stati ieri quando, alle 16 e 30, hanno deposto le corone al Monumento ai caduti di piazza della Portela e in via Belenzani. La giornata di oggi è ricca di appuntamenti. Attesa la relazione morale del presidente Maurizio Pinamonti sull'attività svolta durante il 2016. Poi sarà la volta della relazione del tesoriere, dei revisori dei conti e del Presidente della Protezione civile Ana Trento, Giuliano Mattei.