Ai discendenti di emigrati trentini cittadinanza anche per linea femminile
Lo ha stabilito il Tribunale civile di Roma
La cittadinanza italiana può essere trasmessa anche per linea femminile ai discendenti di trentini emigrati prima del 1919. È quanto ha stabilito il Tribunale civile di Roma con la sentenza numero 60 pubblicata lo scorso 23 marzo, accogliendo il ricorso presentato da un cittadino bosniaco di origini trentine, che aveva impugnato il diniego alla sua richiesta di ottenere la cittadinanza da parte del Ministero.
Una sentenza accolta con grande soddisfazione dall’Associazione trentini nel mondo, che ha visto riconosciuta la propria tesi. In attesa della conferenza stampa di domani, durante la quale saranno illustrati i dettagli della sentenza, con una nota l’associazione ricostruisce i dati salienti del contenzioso. «Quando fu respinta la domanda presentata da Edvard Cucek, cittadino bosniaco di origini trentine, per ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana in base alla legge 379/2000 (fortemente voluta a suo tempo dall’Associazione) - si legge - la Trentini nel mondo decise di avviare una “causa-pilota”, nella convinzione che venisse violato un diritto.
Per poter presentare la documentazione richiesta dalla legge 379/2000, Edvard Cucek aveva ricostruito la sua discendenza a partire dal bisnonno Vittorio Emanuele Dal Sasso, emigrato da Roncegno in Bosnia Erzegovina nel 1883. Sua figlia Chiara Dal Sasso aveva poi dato alla luce Josip Cucek, padre di Edvard. Secondo il Ministero dell’Interno questa discendenza non consentiva ad Edvard Cucek di richiedere il riconoscimento della sua cittadinanza italiana». Il diniego era stato quindi impugnato davanti al Tribunale di Trento, che però aveva ritenuto che la competenza fosse in capo a quello di Roma, visto che sulla richiesta di cittadinanza - in quanto diritto soggettivo - si pronuncia il Ministero dell’interno.
Ora, dunque, la sentenza, che ha accolto la tesi dell’associazione. «Con la sua recente sentenza - si legge - il Tribunale di Roma ha invece dichiarato Edvard Cucek “cittadino italiano”». Nell’incontro di domani, oltre al ricorrente, in Italia da anni e residente in Alto Adige e al presidente dell’Associazione Alberto Tafner, sarà presente l’avvocato Giovanna Frizzi, che ha rappresentato Cucek con l’avvocato Lara Olivetti.