Omicidio stradale, «gli autisti dei bus devono essere assicurati»
L’introduzione del reato di omicidio stradale potrebbe penalizzare gli autisti dei mezzi pubblici «che non sanno come comportarsi nelle varie situazioni ambigue che, inevitabilmente, si vengono a creare».
Lo afferma il segretario generale della Uiltrasporti del Trentino, Nicola Petrolli, sostenendo che «nell’ambito del trasporto extraurbano, in particolare, che da noi è caratterizzato dalla presenza di strade strette e tortuose affollate da turisti e motociclisti, non è raro incorrere in incidenti che coinvolgono un mezzo pubblico, largo e invadente per sua natura».
Petrolli conclude con la sollecitazione a trovare «una formula assicurativa che tuteli questi lavoratori».