Condannato per la rapina delle uova di Pasqua Un anno e 4 mesi per il colpo al Despar
Il bottino era stato magrissimo: due uova di Pasqua ed una bibita. Ma per la rapina messa a segno il 18 marzo scorso nel supermercato Despar di via Manci, dove era entrato con una pistola giocattolo, Diego Fedele, 33enne di Borgo Valsugana, ha rimediato una condanna a 1 anno e 4 mesi di reclusione. Questa la pena inflitta ieri mattina in rito abbreviato dalla giudice Claudia Miori, che ha probabilmente riconosciuto la lieve entità del fatto, ma non gli ha concesso le attenuanti generiche.
Il giovane, assistito dall’avvocato Claudio Tasin, era infatti già detenuto in carcere per un precedente reato, ma ora sarà accolto presso una comunità di recupero. Ventiquattro ore prima di compiere la rapina l’uomo era stato processato per direttissima per avere tentato un furto a Levico.
L’arresto era stato convalidato e il giudice gli aveva imposto l’obbligo di firma. Ma il 33enne non si era presentato presso la caserma dei carabinieri: per questo la procura aveva poi emesso a suo carico un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Una settimana dopo i fatti, dopo avere visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza, gli agenti delle volanti erano risaliti a Fedele, poi denunciato a piede libero per rapina.
Il giovane era entrato nel supermercato armato di una pistola giocattolo, seminando il panico tra i dipendenti, ma una volta scoperto se ne era scappato via con un magro bottino: due uova di Pasqua e una bibita. Fedele era entrato in azione alle 6.30, intrufolandosi quando entravano i dipendenti. Poi, una volta all’interno, mentre frugava rumorosamente fra gli scaffali, era stato scoperto. Per fortuna non aveva però reagito con violenza, ma si era girato verso i commessi, sorpresi e spaventati, impugnando una pistola, risultata poi un’arma giocattolo. Quindi era scappato con le uova di cioccolato.