Itea, negli ultimi 5 anni sempre più morosi

Raddoppiano gli affitti non pagati: 8,26 milioni

In cinque anni - dal 2010 al 2015 - sono raddoppiati gli affitti non pagati dagli inquilini all'Itea, passando da 3,78 milioni a 8,26 milioni. A denunciarlo è Filippo Degasperi, consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle, che osserva: «Spulciando fra i conti di Itea spa emerge una situazione estremamente preoccupante: i crediti che la controllata pubblica vanta nei confronti dei propri inquilini tra il 2010 e il 2015 sono più che raddoppiati, passando da 3,78 a 8,26 milioni di euro complessivi».

Secondo Degasperi le spiegazioni sono almeno tre. «Primo, - dice - l'aumento dei canoni d'affitto in un periodo di crisi, propagandata come idea brillante, tale non è stata. Chi già faceva fatica a pagare l'affitto nel periodo pre crisi figuriamoci dopo, per di più col canone aumentato. Questo a nostro parere richiede almeno un approfondimento sulle modalità con cui gli aumenti sono stati decisi e sugli obiettivi che la manovra si proponeva».

CASA ITEA E MACCHINONE IN GARAGE

«Secondo, - prosegue il consigliere 5 Stelle - pare di dedurre che Itea spa non effettui adeguate verifiche sulla solvibilità dei propri utenti prima di assegnare gli alloggi. Men che meno sembra si preoccupi di dotarsi di strumenti (anche minimi come fidejussioni adeguate o interventi tempestivi) a garanzia di quanto dovuto. Terzo, le cifre crescenti del credito verso gli inquilini fanno capire che spesso Itea non è in grado di far rispettare alla controparte quanto concordato. Ne consegue che una volta verificata questa incapacità con ogni probabilità il numero di chi evita di corrispondere l'affitto non può che proseguire lungo l'attuale trend crescente».

Degasperi conclude: «Di certo non riteniamo che Itea spa debba fare utili. Ma qualche domanda sulle modalità gestionali pare legittima. Viene il sospetto che si lasci incancrenire la situazione per poi considerarla irrecuperabile e quindi "porvi rimedio" in maniera drastica semplicemente dichiarando il credito inesigibile piuttosto che pensare a iniziative preventive. Per fare chiarezza e per rispetto verso gli inquilini che versano quanto dovuto abbiamo presentato un'interrogazione».

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