Lo show di De Laurentiis contro Dallapiccola
«L’assessore trentino? Roba da manicomio. Ne ho cancellato pure il nome, ma è certo che a casa mia non gli farei fare nemmeno l’usciere»
«L’assessore trentino? Roba da manicomio. Ne ho cancellato pure il nome, ma è certo che a casa mia non gli farei fare nemmeno l’usciere».
Parola del produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis, autore, in qualità di presidente del Napoli Calcio, dell’ennesimo «one man show» durante una conferenza stampa convocata ieri pomeriggio nel quartier generale di Castelvolturno. Con attacco frontale all’assessore autonomista Michele Dallapiccola.
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L’appuntamento, al quale era presente anche il tecnico Maurizio Sarri, era stato organizzato sì per presentare il big match di stasera tra Napoli e Roma ma anche per parlare dell’iniziativa promozionale turistica «Natale Azzurro» che l’Apt della Val di Sole ha lanciato per attirare i tifosi partenopei sulle nevi di casa alla vigilia del prossimo Natale. L’offerta, limitata, è valida dal 17 al 26 dicembre e prevede, assieme a un pallone autografato del Napoli, soggiorni di 7 notti in hotel in mezza pensione con inclusi 6 giorni skipass sulle nevi della Skiarea Campiglio Dolomiti di Brenta (con Pejo 3000) a partire da 495 euro o di soggiorni di 4 notti da 270 euro.
Ma il lancio della proposta promozional-turistica per l’assessore provinciale competente Michele Dallapiccola si è trasformata in un vero boomerang.
De Laurentiis era partito sostenendo che i politici trentini hanno il «braccino sempre più corto». «Il problema del Trentino - ha esordito - è secondo me molto importante perché in Italia c’era una ricchezza sui ritiri che da alcuni anni si è ritirata. Gli è venuto a tutti quanti il braccino corto. Al punto che noi a un certo punto abbiamo dato incarico ai nostri impiegati esteri di studiare altre soluzioni. Ma è possibile che sembra quasi che ci facciano loro un piacere a noi ad andare in ritiro lì piuttosto che qui? E questo vale anche per le altre squadre. Una volta c’era molta più disponibilità».
«Loro - ha proseguito il presidente - non si rendono conto che sono degli sponsor importanti per una squadra di calcio, soprattutto di una squadra come il Napoli che in questi anni non li ha mai traditi perché è sempre arrivata nelle prime posizioni in classifica».
Quindi la divagazione su Dallapiccola: «Loro hanno un assessore che non voglio più nominare perché ne ho proprio cancellato il nome. È una roba da manicomio, io nemmeno l’usciere gli farei fare a casa mia... La ricchissima Provincia autonoma di Trento deve investire sul suo futuro. Avete sceglie il Napoli? E investite tutto sul Napoli. Fate questo gesto straordinario. Altrimenti che Natale Azzurro è?»
«Comunque - ha concluso rivolgendosi al presidente dell’Apt solandra Luciano Rizzi - se ci ospitate, mi sacrifico anche io. Non vado né a Cortina, né a Sankt Moritz, né a Megeve, né a Gstaad, né ad Aspen, né a Jackson Hole in Colorado - pensa quante concorrenti stracazzute ti ho messo in fila - e vengo da voi a fare diciamo una settimana da voi verso il 4 febbraio portandovi ospiti eccellenti. Ma quanto vale questo? Io non voglio essere pagato, ma perlomeno ospitato. Abbiamo pronto un cuoco delle eccellenze, pluristellato».
«Accetto - ha risposto Rizzi -, ma noi stiamo lavorando molto anche sull’estate non solo sull’inverno e i dati di settembre, + 25%, ci danno ragione». «Quindi vi abbiamo portato fortuna...», ha replicato De Laurentiis. «Certo - ha concluso il presidente dell’Apt - ma non dovrei dirtelo perché questo sicuramente ci costa».
E a pagare, questa volta, ben difficilmente sarà l’assessorato provinciale al turismo.