Povertà in Trentino, nel 2015 oltre 3.500 bisognosi Sempre di più gli italiani che si rivolgono alla Caritas
Sono state 3.502 le persone in situazione di bisogno che la Caritas dell'Arcidiocesi di Trento con Fondazione comunità solidale ha incontrato nel 2015. Un terzo (1.141) sono italiani, pari al 60% dell'utenza europea, i rimanenti provengono dai Paesi dell'est Europa 737). Superano di poco gli italiani gli immigrati dall'Africa (1.174), principalmente dal nord del continente (Marocco e Tunisia). A evidenziarlo è il 9/o Rapporto 2016 sulle povertà redatto dalla Caritas dell'Arcidiocesi di Trento con la Fondazione Comunità solidale, intitolato 'Camminare insieme, agli impoveriti, alla Chiesa e alle comunita".
Tra le cause principali delle richieste di aiuto, si sottolinea nel documento, ci sono la perdita del lavoro o la sua precarietà e quindi la difficoltà a pagare le spese familiari e le conseguenti morosità. Sono state 1.640 le famiglie (pari a 4.300 persone) di cui 3/4 con figli a carico, per l'80% costituite da immigrati, seguite dagli 11 Centri di ascolto Caritas (Cedas) e nei nel 2015. Mentre complessivamente con i 25 punti di ascolto parrocchiali i Cedas hanno incontrato 2.948 persone.
Sono state 21.030 le richieste di intervento che per quasi il 50% hanno riguardato generi alimentari, seguite da ascolto e accompagnamento, sussidi e finanziamenti e beni materiali (mobili e vestiti). Il 67% delle persone che si è rivolto ai Cedas è di nazionalità straniera, mentre cresce l'età dei bisognosi, con un terzo dei richiedenti nella fascia tra i 50 e gli oltre 65 anni.
La somma erogata dal 2009 al 2015 nell'ambito del progetto "Credito solidale" per sussidi e finanziamenti ha raggiunto 732.000 euro, mentre i Fondi di solidarietà promossi dai decanati di Trento e Rovereto hanno erogato dal 2013 al 2015 464.000 euro. A beneficiare di tali fondi sono stati italiani nel 60% dei casi.
La casa di accoglienza "Mons. Bonomelli" di Trento ha accolto 556 persone, mentre "Il Portico" di Rovereto 329. Di queste oltre il 70% proviene da Paesi extra Ue, con afgani e pakistani in crescita. Infine, se sono state 133 le persone accolte nelle strutture abitative di media e lunga durata, sono stati 124 i richiedenti asilo, di cui 30 siriani, ospitati nei 21 appartamenti parrocchiali gestiti da Fondazione comunità solidale.
«La dimensione della Caritas è una dimensione fondamentale dell'essere Chiesa, non è immaginabile una struttura della Chiesa senza la carità, di tutti gli uffici di una diocesi l'ufficio di sintesi è quello della Caritas» ha detto il vescovo di Trento Lauro Tisi.