«Gravi negligenze nei lavori» Il Comune vuole mandare via la ditta
La misura è colma e i tempi d'attesa estenuanti. Così il Comune di Trento ha deciso di avviare la procedura per la risoluzione del contratto d'appalto con la ditta Libra Spa di Firenze. L'opera al centro del contendere è la realizzazione della sala di commiato laico e i nuovi loculi ossari sul lato sud-est del cimitero di Trento. Il caso era emerso pubblicamente in estate, quando due operai della ditta toscana erano saliti su una gru per protestare contro i mancati pagamenti. Oggi tutto diventa più chiaro e la giunta comunale ha messo nero su bianco tutte le inadempienze della società.
Si parla di «gravi negligenze» in vari campi: dalla manodopera ai materiali e mezzi, da mancanze organizzative al non rispetto dei cronoprogrammi, fino ai rapporti con le maestranze, i subappaltatori e i fornitori. Insomma, un quadro drammatico.
Tutte queste negligenze si traducono in una lunga lista di ritardi. Ne citiamo alcuni: scavi e demolizioni 280 giorni di ritardo, fondazioni 280 giorni, taglio travi e muri 115 giorni, demolizione solaio 115 giorni, demolizioni strutture 110 giorni, esecuzione muri 105 giorni.
Per ricostruire la storia di quei lavori bisogna andare in dietro di più di due anni. Nel maggio 2014 la giunta approvò la linea tecnica per un'opera da 2,9 milioni di euro. A giugno 2015 i lavori vennero affidati all'impresa Libra Spa, che offrì un importo complessivo di 1,8 milioni Iva esclusa. La consegna dell'appalto avvenne a luglio 2015, con la fine lavori prevista nel giugno 2017, dopo 730 giorni. A questo punto l'inizio dei problemi. I ritardi si sono accumulati da subito e la ditta non è riuscita, secondo quanto riportato dal Comune, a contenerli o ridurli. Anzi, l'amministrazione ha perfino quantificato la data dei consegna dell'opera, se si continuasse con questo ritmo: 2 gennaio 2022, ovvero 1.634 giorni di ritardo rispetto al termine contrattualmente fissato in 730 giorni. Ad oggi, Libra Spa ha 15 giorni di tempo per presentare le proprie repliche. Poi il Comune non aspetterà oltre: la procedura è ormai avviata e la conclusione dei lavori potrebbe essere affidata a chi è arrivato secondo nell'appalto. Un subentro senza la necessità di dover rifare tutto dall'inizio.