La nuova biblioteca universitaria delle Albere sarà inaugurata sabato ma aprirà in dicembre
Sabato sarà inaugurata in pompa magna, ma in realtà la nuova biblioteca universitaria delle Albere sarà aperta al pubblico solo in dicembre. Il montaggio degli undici chilometri di scaffali e la sistemazione dei volumi, circa mezzo milione, sta proseguendo a pieno ritmo ma per aprire al pubblico ci vorranno ancora un paio di settimane almeno. Per andare a scegliersi un libro nel palazzo di vetro e acciaio by Renzo Piano bisognerà attendere la prima settimana del mese prossimo o più probabilmente la seconda, dopo il ponte dell'Immacolata.
Il taglio del nastro è fissato per sabato mattina alle 10.
La cerimonia di inaugurazione si terrà al secondo piano nella sala più grande dell'edificio, dove scaffali e libri sono già al loro posto ma non sono stati volutamente piazzati tavoli e sedie per lasciare al progettista e alle autorità lo spazio e la scenografia che un momento a suo modo storico come questo meritano. Il benvenuto sarà dato dal Rettore dell'Università, Paolo Collini; seguiranno i saluti del governatore Ugo Rossi e del sindaco Alessandro Andreatta.
L'architetto senatore Renzo Piano avrà 25 minuti per svelare i segreti della sua creatura. Seguiranno brevi saluti da parte del presidente dell'Ateneo, Innocenzo Cipolletta, del presidente del consiglio di biblioteca Massimo Miglietta e del delegato per la comunicazione Claudio Giunta. La cerimonia sarà accompagnata dall'intrattenimento musicale di alcuni studenti del Conservatorio Bonporti. L'accesso sarà libero e aperto alla cittadinanza fino alla capienza massima consentita e al termine sarà possibile effettuare una visita guidata alla struttura, previa iscrizione online.
Fatti i necessari controlli è stata intanto rilasciata l'agibilità e martedì della scorsa settimana è stato firmato il rogito con cui la Castello sgr ha ceduto a Patrimonio del Trentino la proprietà dell'edificio; la società pubblica lo darà poi in uso all'Università. Il costo finale della scatola è di 46,78 milioni.
I lavori di allestimento sono a buon punto; è stato installato il bancone nella lobby centrale a piano terra, sistemati gli armadietti per borse e zainetti e i tavoli di studio. Pronti anche gli impianti e arredati gli uffici amministrativi nell'ala est.
Il montaggio delle librerie in bambù, fornite dalla G8 Mobili di Benevento, vincitrice dell'appalto, per un milione e 200mila euro, si sta avviando al termine. Ma l'operazione più lunga e delicata è forse il riempimento degli spazi di esposizione con i volumi, naturalmente divisi per argomento e materia, catalogati e muniti di transponder per evitare i furti. Sarà infatti una biblioteca a scaffale aperto con la maggior parte dei libri disponibile e prelevabile per la consultazione ed eventualmente poi per il prestito. Un'opportunità offerta non solo alle migliaia di studenti che frequentano l'ateneo trentino ma a tutta la popolazione, che avrà la possibilità di accedere e di sfruttare il servizio esattamente allo stesso modo.
L'edificio che Renzo Piano ha modificato in corsa, trasformandolo dall'avveniristico centro congressi che avrebbe dovuto essere in moderna biblioteca, è stato realizzato dall'impresa edile Colombo di Lecco in associazione con la Pac di Bolzano e le trentine Gadotti e Sandrini sotto la supervisione dell'ingegner Walter Boller. Sono novemila metri quadrati divisi su sei piani con cinquecento postazioni per lo studio e la lettura e un piano interrato di parcheggi.
Nella fase di interregno, prima dell'apertura definitiva, gli studenti potranno da lunedì prossimo continuare a frequentare la Cavazzani di via Verdi, attuale biblioteca d'ateneo, e usufruire del servizio di prestito. Il trasporto fisico dei volumi, già tutti spostati alle Albere, avverrà con delle navette che faranno la spola tra i due siti.
Con l'apertura poi il popolo degli universitari si sposterà in massa in via Adalberto Libera, la strada su cui si affaccia la nuova biblioteca, dove potrà frequentare i luminosi locali del prestigioso edificio con gli stessi orari del Cavazzani, ossia dalle 8 alle 23.45 dal lunedì al sabato e dalle 14 alle 21 la domenica.