Il portafoglio, gonfio di carte ma soprattutto di denaro contante, era evidentemente scivolato da un borsello. Lo ha ritrovato un barista nel suo locale nel centro storico, l'ha aperto per verificare il contenuto e non ha avuto la minima esitazione di fronte a quel «tesoro»: subito ha chiamato la polizia locale, affidando agli agenti il portafoglio ritrovato. All'interno, oltre a documenti, bancomat, carta di credito e chiavi di casa, il proprietario teneva pure 900 euro in contanti. 

È successo ieri a Trento, nel bel mezzo di una giornata presa d'assalto da migliaia di persone per la concomitanza dei mercatini di Natale e della fiere di Santa Lucia. Fra i 50mila che hanno «invaso» la città c'era anche la persona che ha smarrito il portafoglio e che probabilmente era intenzionata a spendere tutto in regali da mettere sotto l'albero.

Dal momento in cui la polizia locale ha analizzato il contenuto e capito chi fosse il proprietario, è iniziata la corsa per rintracciarlo. Non si è trattato di una ricerca facile, come si può immaginare, dato che si trattava di cercare un turista in una marea di persone. Insomma, un ago in un pagliaio. A complicare la situazione, il fatto che l'uomo - come è stato scoperto dagli agenti-investigatori - facesse parte di una comitiva itinerante, partita da Treviso per una visita prima i mercatini di Trento e poi a quelli di Levico Terme. È proprio in Valsugana che l'uomo è stato «intercettato»: gli agenti della polizia locale di Trento sono riusciti a mettersi in contatto con il turista distratto che, fra l'altro, si era accorto solo pochi minuti prima di aver perso il portafoglio. 

Tutto si è risolto nel migliore dei modi, dunque, grazie alla «buona azione» del barista di Trento che, per l'onestà dimostrata, ha diritto (se ne farà richiesta) ad una piccola percentuale del denaro ritrovato: la legge indica una ricompensa pari ad un ventesimo della somma ritrovata. Sempre che il turista non decida di lasciare una mancia più consistente.