Rissa alla Portela Ferito un 22enne
Rissa nel tardo pomeriggio di ieri in centro a Trento. Attorno alle 18.15 due giovani si sono picchiati davanti all’ingresso di torre Vanga, in piazza della Portèla. I due, entrambi nordafricani, sono stati visti da passanti ed esercenti mentre erano intenti a discutere: un confronto che si è fatto sempre più acceso, finché dalle parole si è passati alle maniere forti, con i due che hanno cominciato a prendersi a calci e pugni, incuranti di quanti, vista l’ora tutt’altro che tarda, stavano assistendo alla scena. Uno dei due stranieri è poi rimasto a terra, ferito al volto e dolorante ad una gamba.
Forze dell’ordine e soccorritori, subito allertati da chi aveva visto la situazione degenerare, sono intervenuti subito, con la polizia che ha accompagnato in questura colui che ha fatto finire a terra l’altro giovane, mentre questi, un ventiduenne, è stato trasferito in ambulanza al Santa Chiara: non è in gravi condizioni.
Sull’episodio, l’ennesimo nella zona della Portèla, è intervenuto anche il consigliere comunale della Lega Nord Devid Moranduzzo: «La situazione è ormai fuori controllo, con i delinquenti che agiscono a qualsiasi ora del giorno e in ogni modo, sempre con una facilità e disinvoltura disarmanti. È tutto davvero inquietante, così come è gravissima la mancanza di dialogo e la distanza tra chi ci amministra e la cittadinanza. Trento sta diventando ormai un grande centro di accoglienza a cielo aperto e senza regole: la città, i suoi spazi, i suoi parchi sono in mano alla delinquenza mentre l’amministrazione di centrosinistra sembra non essere in grado di gestire la situazione. La nostra città meriterebbe più attenzione, i cittadini meriterebbero di essere ascoltati di più. Questo ennesimo episodio avvalora le posizioni assunte fino ad ora dalla Lega Nord Tentino, la quale, per l’ennesima volta ribadisce la necessità di allontanare immediatamente queste persone dal territorio italiano. Il centrosinistra, se non cambierà atteggiamento, porterà la nostra città verso il baratro».