Anarchici, duro il questore «Sono dei veri squadristi»

«Stiamo facendo il possibile per identificare i responsabili e far sì che le loro azioni non restino impunite. Non è più tempo di tollerare le intemperanze degli anarchici». Dopo il «blitz» contro alcuni dei manifestanti alla marcia in occasione dell'8 marzo e in particolare dell'aggressione ad alcuni rappresentanti del centro sociale Bruno con il ferimento di Stefano Bleggi, il questore Massimo D'Ambrosio si è espresso con la massima severità nei confronti degli anarchici trentini e, di riflesso, anche di chi « da troppo tempo permette loro di trovare spazio e forme di legittimazione».  
 
«Le azioni di queste persone - ha proseguito D'Ambrosio - sono un'espressione di un vero e proprio squadrismo di stampo fascista, costantemente caratterizzate da violenza e prevaricazioni. Sono comportamenti gravi ma allo stesso modo è grave che la loro presenza venga tollerata da movimenti che si qualificano come democratici, ad esempio quello di Mori contro i lavori del vallo tomo». Fin dal suo arrivo a Trento D'Ambrosio ha sempre denunciato come il movimento anarchico goda in qualche modo di legittimazioni con le loro azioni troppo spesso sottovalutate.
Moniti, quelli del questore, rimasti spesso inascoltati e che non possono che tornare d'attualità in questi giorni, segnati da un rapido susseguirsi di blitz non direttamente collegati tra loro (i vandalismi alla sede del Pd e le violenze di piazza Santa Maria Maggiore mercoledì sera) ma «riconducibili alle stesse persone», precisa D'Ambrosio che ribadisce: «Questi sono veri e propri squadristi, lo sottolineo nuovamente». 
 
Le malefatte degli anarchici in questo periodo sono andate ad aggiungersi ad altri fenomeni di microcriminalità e violenze che rischiano di aggravare il senso di insicurezza percepito dai cittiadini, anche se D'Ambrosio non accetta drammatizzazioni: «La microcriminalità esiste, è un fatto e noi ci impegnamo quotidianamente per combatterla. Le energie che mettiamo in campo sono massime, così come quelle che impegnamo per lottare contro la criminalità a livello superiore. È vero, la gente ci chiede di eleminare dalle strade gli spacciatori, ma noi facciamo il possibile per riuscirvi agendo a monte. Non si dimentichi, ad esempio, quanti sequestri facciamo, concentrandoci sull'interrompere il traffico prima che le sostanze arrivino in piazza».
In questi giorni sono ripresi in maniera importante anche i furti su auto: «Sono episodi gravi e contro i quali si deve intervenire ma sarebbe ingiusto arrivare a spingersi a dire che il livello di sicurezza di Trento non è buono. Ripeto, la microcriminalità c'è, ma Trento è una città che non può non dirsi forte di un livello di sicurezza invidiabile». 
 
Le questioni legate alla sicurezza sono da sempre terreno sul quale si scontra la politica: proprio quest'oggi alle 15 in via Belenzani Forza Italia illustrerà in una conferenza stampa i «Security days» promossi «per dare risposte di sicurezza e legalità».
«Non commento iniziative di natura politica - ha spiegato il questore - perché noi dobbiamo semplicemente fare il nostro lavoro, è quello di garantire la sicurezza di tutti i cittadini. Mi fa piacere, a questo proposito, che sia stato apprezzato il lavoro che i nostri agenti stanno portando avanti per contrastare i parcheggiatori abusivi nella zona dell'ospedale, a conferma degli sforzi che costantemente sosteniamo per rispondere con tempismo alla richiesta di serenità dei cittadini».
 

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