Il disabile cerca di salire sull'autobus ma l'autista, allo scattare del semaforo verde, se ne va. Succede a Trento. La denuncia è di Paolo Simone, noto alle cronache regionali per le sue battaglie di civiltà in materia di barriere architettoniche e di cultura di una mobilità accessibile a tutti.

Con precisione "quasi chirurgica" Simone - affetto da amiotrofia spinale, una patologia genetica che indebolisce progressivamente i muscoli - sulla sua pagina Facebook scrive:

«Trento, Piazza Fiera.

L'autobus con simbolo della carrozzina per l'accesso a persone con disabilità si avvicina alla fermata. Un signore su una sedia a rotelle elettronica che vuole salire, fa un evidente segno all'autista. Come sempre tutti hanno fretta, molti salgono, molti scendono, nessuno lascia spazio al signore.

Quando tutti sono scesi e i passeggeri sono al loro posto, la persona in sedia a rotelle si avvicina alla porta predisposta con la pedana per farlo salire. Passano alcuni lunghi secondi, la pedana non scende, l'autista non si fa vedere... E allo scattare del verde sul semaforo l'autobus riparte senza un attimo di esitazione, come un automatismo privo di qualsiasi umanità.

Il signore, cha ha qualche difficoltà in più degli altri per muoversi e che dovrebbe essere quello più agevolato, rimane a terra guardando il mezzo che se ne va... e se farà reclamo verrà anche accusato di ignoranza, dato che la fermata per gli autobus di Piazza Fiera non è predisposta per l'accesso delle persone con disabilità. Succede a Trento, il 12 marzo 2017!»

A post segue una serie di commenti, fra questi quello di Piergiorgio Cattani, scrittore e giornalista: «Qui a Trento il servizio è di solito buono. Dipende dagli autisti. Spesso sono sgarbati e sembrano non capire nulla. A volte fanno una fatica terribile ad aprire la pedana. Poi la storia delle fermate attrezzate o meno io non l'ho mai capita: mi hanno detto che le fermate in salita non possono essere accessibili, ma le ho trovate molte invece sì. Così quella di Piazza Fiera non lo è perchè manca, così dicono, di un marciapiede o di una banchina rialzata. Ma non è vero perchè le pedane riuscirebbero ad andare fino a terra. Una volta ho provato a segnalare il problema, nessuna risposta. Eppure credo che ci sia la possibilità di migliorare».