Bimbi uccisi a Trento, due esperti: «Sottovalutati i disturbi di personalità»
«Il tragico evento di Trento con l’omicidio di due bambini e il suicidio del genitore ci ricorda che i disturbi di personalità sono sottovalutati, pur interessando oltre il 10% della popolazione».
Lo affermano in una nota la psichiatra Donatella Marazziti e il sociologo della salute Mario Campanella della Fondazione scientifica Brf sulle neuroscienze.
«Da un’analisi superficiale - si legge nella nota - è assai probabile che l’omicida soffrisse di un disturbo di cluster A, probabilmente di tipo schizoide. Chi ha questo disturbo palesa una difficoltà ad entrare in relazione con l’altro e una visione psicotica che non raggiunge il livello di compromissione della vita».
«L’omicidio dei bambini è vissuto secondo letteratura - continuano Marazziti e Campanella - addirittura come un atto di “amore”, agito per “salvare” la prole da un futuro catastrofico».
«Si continua a non investire in prevenzione della salute mentale e si derubricano questi sanguinosi fatti come conseguenza di una crisi economica che, invece, è solo un alibi di fondo», concludono Marazziti e Campanella.