Equitalia, Trento batte Bolzano Boom di cartelle rottamate
Le stime sono state superate dai dati effettivi: in tutta Italia - ed in Trentino Alto Adige in particolare - si è verificato un vero e proprio boom di richieste di rottamazione delle cartelle Equitalia. Nella nostra regione sono state presentate 7.356 istanze alla società pubblica di riscossione, con un valore lordo, cioè non ancora sgravato dalla rottamazione, che supera i 167milioni di euro.
Trento è in testa con 4.086 adesioni pervenute, seguita da Bolzano con 3.270 richieste. I dati sono stati diffusi da Equitalia e presentano una particolarità per quanto riguarda le due province: se a Trento le adesioni presentate sono state più della metà, il valore delle cartelle rappresenta il 30% della cifra complessiva regionale. Insomma, nella nostra provincia «si rottama» di più, ma gli importi sono decisamente inferiori a quelli dell’Alto Adige.
Dal 4 novembre al 31 marzo, sono state protocollate 7.356 istanze di adesione; gli uffici di Equitalia ne hanno lavorate la quasi totalità per un controvalore di circa 167,1 milioni di euro. Il dato delle province vede prima Bolzano con 116,9 milioni, che rappresentano il 69,94% del totale; segue Trento con 50,2 milioni di euro, pari al 30,06%.
Dal 4 novembre al 23 marzo ne erano state protocollate 5.761, con un vero e proprio boom di adesioni registrato nell’ultima settimana di marzo. Dal 24 al 31 sono stati ben 1.595 i trentini che hanno presentato o inviato la richiesta di rottamazione, con una media di circa 199 al giorno per un totale complessivo - al 31 marzo - di 7.356 domande.
«I numeri sono destinati a salire - evidenzia in una nota Equitalia - dato che la legge ha spostato dal 31 marzo al 21 aprile il termine ultimo per poter aderire, e anche grazie agli strumenti informatici messi in campo da Equitalia per affrontare un’operazione straordinaria che al 31 marzo ha fatto registrare in tutta Italia 780mila richieste di rottamazione per un controvalore (lordo) sulle 502mila lavorate dalla società di riscossione, pari a 8,3 miliardi di euro».
Equitalia ricorda che si può aderire alla definizione agevolata recandosi agli sportelli, ma anche inviando il modulo che è sull’home page del portale www.gruppoequitalia.it con una semplice e-mail, con la posta elettronica certificata, oppure attraverso l’area riservata del sito (credenziali da Inps, Agenzia Entrate, Spid) o con l’area web EquiPro, dedicata ai professionisti, commercialisti, avvocati tributaristi, caf e consulenti del lavoro abilitati dall’Agenzia delle Entrate.
Nei giorni scorsi si sono tenute le audizioni alla Camera del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, e dell’amministratore delegato di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini. È stato evidenziato come il recupero dell’evasione fiscale nel 2016 sia cresciuto, mentre pare centrato l’obiettivo del Governo di ottenere almeno 7,2 miliardi dalla rottamazione delle cartelle Equitalia.
Come ha evidenziato il direttore Orlandi, il dato sul tax gap per le entrate tributarie, ovvero tra ciò che dovrebbe essere pagato e quanto viene versato in realtà, resta alto con circa 100 miliardi di euro (dati 2014), 13 dei quali per errori nella compilazione delle dichiarazioni e per illiquidità dei contribuenti, ma cresce il recupero dell’evasione che nel 2016 segna quota 19 miliardi, record dalla nascita dell’Agenzia delle Entrate (+28% sul 2015, cifra triplicata sul 2007).
I dati dei primi due mesi del 2017 sulle entrate tributarie erariali segnano una crescita del 3,1% a 64,6 miliardi. Va bene anche il gettito Iva (14,2 miliardi) con un incremento di 712 milioni di euro (+5,3%).