Alpini trentini a Treviso Ci sono i «gemelli barba»

Ieri mattina erano in prima fila alla cerimonia dell'alzabandiera che ha sancito l'apertura della 90esima Adunata del Piave delle penne nere. Guido portava il gagliardetto della sezione Ana di Mezzolombardo, mentre Franco stringeva quello di Denno. Sono i gemelli Zanotti, i fratelli «barba» di Lover in val di Non, che già da mercoledì mattina sono a Treviso per vivere in pienezza lo spirito alpino che si respira in ogni angolo, in ogni scorcio della città.

Qui hanno anche festeggiato i loro primi 130 anni (all'anagrafe ne hanno 65 ciascuno) con un brindisi allo stand del Trentino di piazza Duomo, dove sventola la bandiera con la colomba bianca, simbolo di pace e logo dell'Adunata 2018 che sarà ospitata da Trento. Poi hanno raggiunto gli amici alpini delle varie sezioni trentine per una cantata e una partita alla morra. I loro volti oramai li conoscono tutti: non c'è adunata senza i gemelli. «Questa è la nostra 44esima Adunata - spiegano -. Dal 1972 ad oggi ci siamo presi solo un anno di pausa, perché la passione che ci lega al corpo degli alpini è immensa». Con la loro auto hanno lasciato il paesino dove risiedono per raggiungere la città della Marca. Non dormono in un accampamento, ma riposano nella loro tenda da due posti: «L'abbiamo posizionata in un luogo strategico, non lontano rispetto al punto in cui domenica si concluderà la sfilata».

I trentini, secondo la tabella di marcia degli organizzatori, sfileranno a metà pomeriggio, poi ci sarà il passaggio della stecca al presidente Maurizio Pinamonti e al sindaco di Trento Alessandro Andreatta. E a quel punto verrà mostrato lo striscione «Arrivederci a Trento nel 2018». Guido e Franco sono già emozionati: «Sarà fantastico» prevedono.

Intanto lo stand del Trentino inaugurato due giorni fa è già stato preso d'assalto dalle migliaia di penne nere che stanno affollando Treviso. Il materiale promozionale dell'Adunata 2018 proposto dalle ragazze dell'Apt di Trento è andato a ruba: «La promozione dell'evento è iniziata con il piede giusto» commenta il vicepresidente degli alpini trentini Paolo Frizzi. Già da qualche mese il coordinamento istituito in vista dell'evento si sta incontrando per definire ogni minimo particolare, a partire dalla sistemazione del mezzo milione di penne nere attese. Lo stresso numero di alpini che in questi giorni - e in particolare oggi - arriverà a Treviso in pullman, auto o camper. E persino in bicicletta.

Come ha sottolineato il comandante delle Truppe Alpine, generale Federico Bonato, l'Adunata fa parte della vita di ogni alpino, un momento di grande festa nel segno dell'amicizia più sincera da trascorrere con persone che condividono gli stessi valori e che nutrono lo stesso forte senso di appartenenza al corpo. Cinquemila trentini saranno nella città veneta proprio per festeggiare nel migliore dei modi l'orgoglio alpino che riempie il cuore di queste persone che accorrono in aiuto di chi soffre, specialmente in caso di calamità naturali. Non mancheranno certo i momenti di goliardia, le risate e le battute. E nemmeno i selfie. «Noi siamo i più fotografati - confessa uno dei gemelli "barba" -. Avremo scattato un milione di foto con le persone che ci fermano per strada. Anche questa è l'Adunata».

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