Miss Trento: vita da fotomodella Chiara, sfilate da bimba in Bolivia

Sicuramente ha provato una grande emozione quando, sul palco di piazza Fiera, è stato annunciato il suo nome come nuova Miss Trento. Chiara Cainelli, residente proprio nella città che l'ha vista trionfare, diciotto anni da poco compiuti ed ancora studentessa, ha saputo incantare la giuria nella serata di martedi, conquistando l'ambita coroncina e la fascia. In lei anche il fascino del Sud America, con la mamma di origini boliviane che proprio in quella terra le ha permesso di cominciare fin da piccola a sfoggiare le proprie qualità.

Il successo di martedi sera mi darà la possibilità di trovare qualche occupazione in questo campo. Ho avuto delle opportunità in passato, questo settore te ne può davvero dare tante e spero di riuscire a coglierle

Chiara Cainelli sogna «l'Olimpo di Miss Italia». La diciottenre residente nel capoluogo, fresca di fascia, dice: «L'obiettivo sarà di conquistare una nuova vittoria. Sono una ragazza molto determinata, dunque punterò a fare bene anche nelle prossime competizioni. Certamente so che più si va avanti più diventa difficile, ma voglio mettermi in gioco fin da subito per traguardi importanti».

Mi ritengo una ragazza solare e sempre attiva, un po' testarda e permalosa certo, ma sicuramente ambiziosa

«Ad agosto cominceranno le tappe, non vedo l'ora. Sicuramente però, anche se non riuscirò a vincere più avanti, il successo di martedi sera mi darà la possibilità di trovare qualche occupazione in questo campo. Ho avuto delle opportunità in passato, questo settore te ne può davvero dare tante e spero di riuscire a coglierle». [[{"type":"media","view_mode":"media_large","fid":"1601596","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"480","style":"float: right;","width":"329"}}]]

Studentessa in ambito economico sociale, fidanzata, ha un fratello gemello. «Mi ritengo una ragazza solare e sempre attiva, un po' testarda e permalosa certo, ma sicuramente ambiziosa. Amo sfilare e soprattutto ballare, in particolare il ballo latino. Ho deciso di partecipare a questo concorso perché ero convinta, e lo sono ancor di più ora, che questa esperienza potesse arricchirmi come persona. Il fatto che poi sia andata molto bene è semplicemente il coronamento a questa nuova avventura. È vero, ho partecipato un po' per gioco e un po' per provare a me stessa cosa ero davvero in grado di fare, poi la vittoria ha reso tutto incredibile, splendido e fantastico».

Come spettatrice, quest'anno niente calcio e pallavolo, ma solo Aquila Basket. Anche grazie al mio fidanzato, che lavora all'interno della società, ho potuto assistere a diverse partite

E ancora: «Ho sempre praticato ogni genere di sport, fin da piccolina. Dall'atletica alla ginnastica artistica, dal nuoto all'arrampicata. Come spettatrice, quest'anno niente calcio e pallavolo, ma solo Aquila Basket. Anche grazie al mio fidanzato, che lavora all'interno della società, ho potuto assistere a diverse partite. Siamo anche andati a seguire la finale a Venezia, peccato però per il secondo posto. Per il resto una volta sono addirittura arrivata in finale nazionale di scacchi ed ho potuto disputarla Jesolo». 

Fin da piccola, da quando avevo sei anni, ho avuto modo di fare qualche esperienza come modella o fotomodella, soprattutto all'estero in Bolivia grazie a mia madre

E infine: «Ci possono essere una serie di problemi mentre si sfila, anche se ammetto che ad esempio camminare sui tacchi per me non è mai stato un problema. Fin da piccola, da quando avevo sei anni, ho avuto modo di fare qualche esperienza come modella o fotomodella, soprattutto all'estero in Bolivia grazie a mia madre. In ambito regionale ho poi partecipato ad altri concorsi, ma come detto non posso paragonarli all'emozione di sfilare nella mia città. In più, i vestiti che ci hanno fatto indossare erano davvero bellissimi».

 

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