Chioggia, via i cartelli fascisti al mare Scontro politico sul reato di apologia
Una ordinanza «per l’immediata rimozione di ogni riferimento al fascismo in cartelli, manifesti e scritte» presenti nello stabilimento balneare Punta Canna a Chioggia è stata firmata dal prefetto di Venezia.
L’atto sarà notificato in giornata al gestore dello stabilimento, Gianni Scarpa al quale viene ordinato «di astenersi dall’ulteriore diffusione di messaggi contro la democrazia».
«La comunicazione di questa stranezza strabiliante l’ho avuta ieri mattina da un giornalista e ho dato subito mandato al questore di effettuare un sopralluogo. In base alla relazione ricevuta questa mattina, ho quindi emesso l’ordinanza, comunicando nel contempo il fatto all’autorità giudiziaria, per verificare l’esistenza del reato di apologia», spiega il prefetto di Venezia, Carlo Boffi.
«Adesso - ha aggiunto Boffi - ancora non siamo ancora riusciti a capire da quanto tempo andasse avanti la situazione, anche se, pur non avendone la certezza, presumo che ciò avvenisse da pochissimo, visto che anche il questore non ne sapeva nulla, così come credo la polizia locale. Intanto, anche il Comune si è attivato per verificare la sussistenza dei requisiti per la permanenza della concessione».
Polemiche intanto in Parlamento per la proposta di legge Fiano, oggi in aula alla Camera, che introduce il reato di propaganda del regime fascista e nazifascista.
Per i M5S è un provvedimento «liberticida», Renzi replica: «Liberticida era il fascismo. Almeno la storia!».
«C’è una proposta di legge di Lele Fiano sull’apologia del fascismo. Lele sa bene che cosa significa il fascismo, lo conosce sulla sua pelle. E sulla pelle di suo padre, Nedo, sopravvissuto ai campi di sterminio, con il numero ancora tatuato sul braccio», aggiunge su Facebook Matteo Renzi.
«I Cinque stelle hanno detto che non sono d’accordo su questa legge. Rispettiamo le opinioni altrui. Ma hanno scritto che questa legge è «liberticida», spiega il segretario Pd.
«Amici, intendiamoci bene. Liberticida era il fascismo, non la leggi sull’apologia del fascismo. Liberticida era il fascismo, ripetiamolo, fa bene. Perchè le parole sono importanti. Si può non conoscere la geografia. Ma non si può ignorare la storia.
Non si può riscriverla. Ognuno voti come gli pare. Ma liberticida era il fascismo e sarà bene dirlo ad alta voce tutti insieme», conclude.
Contrario alla legge, invece, il capogruppo della formazione di destra Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, Fabio Rampelli: «È strabiliante notare come proprio alla vigilia della pubblicazione del libro di Renzi ‘L’Italia va avantì, il Pd alzi la canizza su una pericolosissima minaccia che si aggira per l’Europa. No, non è il terrorismo islamico, non è l’immigrazione.
È il fascismo. Questo è il modo del Pd di guardare avanti per il futuro dell’Italia, introdurre nel nostro ordinamento i reati d’opinione, anzi, un unico reato d’opinione perchè si potrà impunemente inneggiare a Stalin e a Osama Bin Laden. La verità è che taluni personaggi del Pd restano profondamente illiberali, faziosi e comunisti dentro».