Qualche inevitabile preoccupazione da parte dei genitori ma probabilmente anche un divertimento fuori programma da raccontare agli amici quanto torneranno in Italia per i 78 ragazzini dell’Associazione Europa che da domenica pomeriggio sono bloccati a Monaco di Baviera in attesa di un volo che, almeno fino a questa mattina, non c’è.

Il volo che dovevano prendere era per andare a Dublino per una vacanza studio d’inglese di due settimane. A proporlo era l’Aerlingus, la compagnia di bandiera irlandese, che per non meglio precisati «problemi tecnici» ha annullato il volo.

La partenza era prevista per domenica pomeriggio dopo che due pullman partiti da Rovereto avevano raccolto i ragazzi lungo la strada e in orario erano arrivati allo scalo germanico. I ragazzini, tutti minorenni, hanno fatto check-in felici del viaggio in aereo. Ma passa il tempo e nessuno «chiama» l’imbarco e così si sono messi in un angolo del grande aeroporto in attesa di notizie che domenica sera non sono arrivate.

All’accompagnatore Luigi Casna non è rimasto altro da fare che portare tutti i ragazzi nell’hotel fornito dalla compagnia aerea convinti che ieri ci fosse finalmente il veivolo per l’Irlanda. Le famiglie, avvertite hanno abbozzato: non è raro che un volo sia annullato.

Il problema però, sottolinea una mamma che non vuole polemizzare, è il fatto che da qualche parte in questa vicenda qualcuno «non ha dimostrato grande organizzazione, tanto che oggi (ieri ndr) dalle 11 fino a sera i ragazzini sono rimasti all’aeroporto senza sapere cosa succedesse. E anche noi eravamo un po’ preoccupati» dice la signora.

Ieri la giornata è trascorsa in aeroporto con la seconda notte passata in hotel dove i ragazzi hanno potuto anche cenare.

«Dispiace moltissimo - dice Luigi Casna - abbiamo avvisato le famiglie che non ci sono stati pericoli per nessuno. Oggi (ieri ndr) la compagnia aerea non poteva imbarcarci e lo farà domani (oggi ndr) in tre distinti voli: uno partirà alle 11, uno alle 14 e uno alle 19». La vacanza studio in Irlanda potrà, almeno si spera, iniziare con un paio di giorni di ritardo. «Sono situazioni che possono succedere - conclude la mamma - ma deve esserci una soluzione alternativa. Decine di minorenni due giorni in giro per un aeroporto non sono proprio la cosa migliore».