Continua il gran caldo senza piogge Situazione critica nel bacino dell'Adige Scattano le misure di risparmio idrico
A seguito dell'ondata di calore e dell'emergenza acqua nel bacino idrografico dell'Adige, il governatore altoatesino Arno Kompatscher ha emesso misure di emergenza idrica.
L'obiettivo è quello di assicurare le riserve di acqua nel bacino idrografico dell'Adige, dopo che il grande caldo e la siccità hanno reso necessario lo sfruttamento delle concessioni di acqua per l'irrigazione in agricoltura mentre lo scarso apporto di neve dell'ultima stagione comporta deflussi molto ridotti di acqua nel fiume. "Per garantire l'approvvigionamento idropotabile la Provincia di Bolzano fornisce il suo contributo solidale nella gestione della situazione di crisi", sottolinea Kompatscher. Gli utilizzatori di acqua e in particolare il settore agricolo a un uso parsimonioso, efficace e sostenibile dell'acqua e a ridurre al minimo il suo consumo. In concreto l'irrigazione a pioggia è vietata durante le ore più calde, ossia dalle 10 alle 18.
Intanto in Trentino sono in fase di installazione in tutti i rifugi della Sat cartelli in quattro lingue che invitano gli escursionisti ad un uso oculato dell’acqua.
La fusione di vedrette e ghiacciai e le scarse precipitazioni invernali hanno ridotto sensibilmente la disponibilità idrica e la portata delle sorgenti.
In particolare in ambiente dolomitico e calcareo la natura carsica dei suoli accentua il problema, sottolinea la Sat. «Parola d’ordine dunque contenimento a oltranza delle esigenze legate all’acqua, sia per quanto concerne l’igiene personale (docce e lavaggio di indumenti), che il mantenimento della pulizia nelle camerate e nelle sale comuni».
In certe strutture d’alta quota già negli anni passati qualcuno si era organizzato in proprio con dei cartelli. Ora il problema coinvolge quasi tutti i rifugi, «per questo la Sat ha provveduto per tutti con un avviso che rappresenta anche un segno distintivo di appartenenza al sodalizio alpinistico».