Zeni: bestialità incolpare i profughi per la malaria
Alcuni movimenti politici e qualche giornale ieri e oggi hanno collegato direttamente la tragedia della piccola Sofia Zago, morta di malaria, con l'immigrazione.
Sul tema e sulle strumentalizzazioni politiche la polemica è alimentata da continue prese di posizione e dalla cassa di risonanza del Web, specie dei social network.
L'assessore alla Salute della Provincia di Trento, Luca Zeni, intervenendo proprio in Fb questo pomeriggio, ha fatto il punto su quanto si sta facendo per cercare di individuare le cause del contagio, ma soprattutto ha condannato le strumentalizzazioni politiche contro l'immigrazione («imputare ai profughi la malaria è tecnicamente una bestialità») e le associazioni dell'accaduto con la questione vaccini («qui siamo al di là del bene e del male»).
Ecco il post diffuso in Fb.
La scomparsa della piccola Sofia è una tragedia che colpisce profondamente, perché vedere una persona, una bambina, morire di malaria a Trento senza essere stati all'estero è una "prima assoluta" per la nostra Provincia.
Ho già avuto modo di esprimere la nostra vicinanza alla famiglia ed anche di entrare nel merito con comunicati stampa e dichiarazioni.
In questo momento esperti stanno vagliando tutte le ipotesi per capire cosa possa essere successo.
Non si esclude né che possa essere stata contratta prima dell'arrivo in ospedale, né che sia stata una zanzara il vettore.
Le analisi dovrebbero dare almeno una parte delle risposte che cerchiamo.
Voglio però qui fare invece una riflessione politica.
Sono ormai abituato alla strumentalizzazione di alcune parti politiche e alla superficialità dei leoni da tastiera che si scatenano sui social. Ma questa volta confesso di aver provato fatica fisica.
In un caso così delicato, nel quale le ipotesi sono tutte improbabili ma tutte sottoposte a verifica, dover rispondere a documenti politici che già trovano imputati e leggere commenti che sono al di là del bene e del male, è davvero faticoso.
Le posizioni più strampalate sono due:
1) è colpa dell'immigrazione. Personalmente non mi colloco certo nella categoria dei "buonisti". Ritengo che sia dovere di uno Stato regolare i flussi migratori, e credo si debba avere la pretesa di un rigoroso rispetto delle regole da parte di tutti.
Ma è desolante imputare ai profughi la malaria, perché tecnicamente è una bestialità. Serve scambio di sangue per prendere la malaria, ed il veicolo sono alcune specie di zanzara che non dovrebbero esserci alle nostre latitudini. Se dovessimo invece individuarle in Trentino, significa che il nostro clima è cambiato tanto da ospitarle. Qui non c'entra essere a favore o contro l'immigrazione, o sulla disciplina, qui si tratta di voler usare una bambina per fomentare odio o meno. Non capire tecnicamente che la malaria è una malattia che non si trasmette per contagio diretto, e che le zanzare non arrivano sui barconi, significa o essere totalmente ignoranti o talmente in malafede da essere sciacalli.
2) è stata colpa dei vaccini. La bambina sarebbe stata vaccinata e la malaria o è un effetto collaterale o è una bugia per nascondere la verità. Qui siamo al di là del bene e del male, è talmente assurda che meriterebbe un tso ma gira davvero.
Dovremmo riaprire la discussione su quest'epoca in cui il rumore dei commenti senza senso rende difficile distinguere i ragionamenti e le argomentazioni dalle assurdità. Ma è tema lungo.
Penso sempre più spesso a Beniamino Andreatta, che argomentava in un parlamento vuoto sul bilancio dello Stato, non rinunciando mai all'approfondimento e a fare il proprio dovere. Chissà se nell'epoca dei social quella testimonianza è "popolare", i suoi discorsi oggi forse avrebbero pochi "mi piace", ma quella è l'unica strada che può dare una speranza di futuro.