Evade «per amore» e si schianta in auto
Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico, recita un antico adagio. Un motto che un 27enne albanese non ha evidentemente fatto proprio, visto che nel giro di una decina di giorni è evaso per ben tre volte dai domiciliari. Le ultime due nella stessa notte fra sabato e domenica. Una «fuga» per amore, conclusasi con uno schianto.
Arrestato dai carabinieri e processato per direttissima, ieri mattina ha patteggiato un anno e due mesi di reclusione, il minimo della pena vista la recidiva. Lo straniero, assistito dall’avvocato Andrea Stefenelli, per ora può restare ai domiciliari: il giudice ha convalidato l’arresto, ma ha respinto la richieste della procura, che aveva chiesto un aggravamento della misura cautelare.
ll 27enne si trova agli arresti domiciliari da circa un anno e mezzo, dopo essere stato arrestato nell’ambito di un’operazione contro il traffico di droga. Una settimana fa il giovane aveva rimediato una condanna pesante - cinque anni - per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Proprio qualche giorno prima dell’udienza, forse per stemperare la tensione,era sceso in strada per fumare. Sorpreso dai carabinieri era stato arrestato per evasione, ma il processo a suo carico si era concluso con il proscioglimento (il giudice aveva riconosciuto il fatto lieve).
Ma invece di ringraziare per il pericolo scampato lo straniero ci ha riprovato. Saputo che la fidanzata era stata importunata, è corso da lei, ignorando il divieto di uscire di casa. Scelta avventata, oltre che vietata, che gli è costata cara, visto che non solo sarebbe stato malmenato una volta arrivato nel locale, ma è finito pure fuori strada. Intercettato dai carabinieri di Trento, il giovane è stato quindi arrestato.
L’ennesima evasione, come detto, si è consumata sabato sera. A fare scattare la fuga sarebbe stato un messaggio della fidanzata che si trovava in una discoteca e che gli ha detto di essere stata importunata da un gruppo di ragazzi. Il giovane non ci ha pensato due volte: è salito in macchina e si è diretto verso il locale.
La resa dei conti lo avrebbe peraltro visto soccombere, malmenato da un quintetto di giovani. A quel punto - erano circa le 6.30 di domenica mattina - il giovane è risalito in auto per tornare a casa. Forse la fretta di raggiungere l’abitazione, dalla quale non avrebbe mai dovuto uscire, gli è stata fatale. Arrivato nella zona di Gardolo l’arrestato ha perso il controllo della macchina, finendo fuori strada. Con il veicolo è finito contro le fioriere poste a margine della carreggiata.
Deciso a non perdere tempo il giovane non si è però fermato, ma l’impatto non è sfuggito ad un cittadino, che ha segnalato l’accaduto alle forze dell’ordine, annotando anche il numero di targa. Non pago della prima «fuga», il giovane - deciso a verificare i danni causati dall’incidente - è uscito di nuovo per recarsi sul luogo dell’impatto. A quel punto, con il numero di targa (nell’impatto peraltro la stessa si era staccata finendo a terra), i carabinieri della compagnia di Trento hanno rintracciato il proprietario del mezzo ed il responsabile dell’incidente. Il giovane, che non avrebbe dovuto essere a bordo dell’auto, è stato arrestato per evasione. E chissà che stavolta non abbia imparato la lezione.