Alpini, l'Adunata a Trento durerà quattro giorni Il via giovedì 10 maggio 2018, servono 3 mila volontari
Una chiamata a raccolta nel segno dei valori alpini. Alpini che da sempre abituati a portare uno zaino, anche pesante. Quello zaino, oggi, è l'organizzazione dell'adunata nazionale, la novantunesima, dall'11 al 13 maggio 2018. La metafora è del presidente del Coa, il Comitato organizzatore dell'Adunata, il generale a riposo Renato Genovese, che ha diretto la macchina organizzativa anche a Treviso quest'anno.
Organizzare un'adunata nazionale non è un'impresa facile. Oltre mezzo milione di persone da gestire, una città di 117.000 abitanti praticamente chiusa per tre giorni e tutta concentrata sul grande evento, le valli a raggiera coinvolte sul fronte dell'ospitalità, degli eventi, della viabilità. Per questo il Coa ha organizzato un incontro sezionale (la Sezione di Trento comprende 19 zone territoriali e 263 gruppi) rivolto a tutti i capigruppo, per spiegare e definire un primo ventaglio di questioni tecnico-logistiche legate all'organizzazione dell'adunata del centenario della fine della Grande Guerra. L'aula magna dell'Arcivescovile riempita da oltre duecento capigruppo. Sul palco, il vessillo pluridecorato della sezione trentina e la «stecca» con i nomi delle città sede di adunata dalla fine della Grande Guerra a Trento 2018.
Genovese ha ricordato come la mole di eventi e il giusto spazio che sarà dato a Rovereto, città della pace e quindi in tema con lo spirito di questa novantunesima adunata, hanno spinto l'organizzazione a partire con gli eventi ufficiali già giovedì 10, allungando di fatto l'Adunata trentina da tre a quattro giorni. E serviranno fino a tremila alpini volontari per gestire la grande «macchina» dell'Adunata.
Il presidente Maurizio Pinamonti ha presentato con orgoglio la maglietta di Trento 2018: un bordeaux simile al colore della Provincia, mezze maniche, il tricolore sul colletto e sui piccoli spacchi della manica. Costerà 9 euro e non sarà solo per gli Alpini ma anche per gli
«Amici». Sarà personalizzabile (con altri due euro) con il nome dei vari gruppi Ana. L'associazione - ha ricordato ancora Pinamonti - conta in Trentino 23.470 soci, ad oggi. 17.849 Alpini e 5.599 Amici degli Alpini. Rispetto al 2016, 310 soci effettivi in meno, compensati da 248 nuovi «aggregati». Nei giorni pre-adunata (almeno una decina) e tra il 10 (inaugurazione della cittadella in Piazza Dante) e il 13-14 maggio e per lo smantellamento della settimana successiva, servirà l'impegno di migliaia di volontari alpini di tutto il Trentino. E anche delle altre associazioni di paese. Pinamonti ci tiene a ricordare che, oltre che Adunata della pace, quella del prossimo anno sarà un'Adunata vissuta da tutto il Trentino, non solo dal capoluogo.
La mattina di venerdì 11 sarà tutta dedicata alle cerimonie a Rovereto, alla Campana e a Castel Dante. Renzo Merler, vicepresidente sezionale, responsabile della logistica e fresco «Alpino dell'anno», è ottimista: «Disponibilità e capacità sono valori distintivi degli Alpini». Entro dicembre si svolgeranno su tutto il territorio provinciale riunioni a zone congiunte, per verificare nel dettaglio le disponibilità dei gruppi, dei volontari e combinarle con le esigenze operative. Il Gruppo di Villa Lagarina, ad esempio, ha già dato la sua piena disponibilità ad occuparsi del magazzino di Rovereto in cui sono custodite brande e materiali utilizzati a Treviso e portati qui da undici camion con rimorchio e a preparare i bancali per Trento.
Chi organizza l'adunata si diverte un po' meno di chi sfila, ha ricordato il generale Genovese. Come quando, durante la naja, qualcuno doveva rimanere di guardia. Ma gli Alpini sono pronti al sacrificio. I servizi di guardiania saranno numerosi nei campi e nelle palestre, con quattro turni da sei ore, giorno e notte. Insieme a polizia locale e vigili del fuoco volontari, gli Alpini controlleranno anche i punti di accesso alla città e altre «truppe» saranno dislocate ai punti informativi. Poi, nel 2019, tutti a Milano, ma solo a sfilare.