Diabete, in Trentino circa 24mila malati Gli specialisti: «Molti non sanno di esserlo»
In centinaia hanno atteso pazientemente il proprio turno per effettuare lo screening gratuito offerto, oggi in piazza del Duomo, dall'Associazione trentina diabetici (Atd) in collaborazione con il personale sanitario dei Centri diabetologici dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss). Dall'apertura dello stand, avvenuta a metà mattina, in tanti hanno infatti inteso approfittare dell'iniziativa di sensibilizzazione e prevenzione, organizzato in occasione della giornata mondiale dedicata ad una patologia in forte crescita in tutti i Paesi occidentali, soprattutto a causa della diffusione di stili di vita sbagliati.
Lo screening prevedeva un esame della glicemia nel sangue, una rilevazione della circonferenza vita ed il calcolo dell'indice di massa corporea, tre dati che possono fornire informazioni utili per conoscere il proprio stato di salute e l'eventuale rischio di insorgenza di una malattia che si stima colpisca migliaia di persone a loro stessa insaputa. Un'attenzione particolare, poi, è stata riservata quest'anno alla prevenzione nelle donne, le quali, non solo possono avere delle avvisaglie della patologie in gravidanza (con insorgenze provvisorie), ma risultano anche determinanti nell'abbandono delle abitudini scorrette all'interno dei nuclei famigliari.
Secondo i dati forniti nella giornata di oggi, in Trentino vi sono circa 24mila persone che soffrono di diabete, mentre gli specialisti stimano una presenza di sommerso, ovvero di malati ignari di esserlo, compresa tra il 20 ed il 30 per cento di chi ne è affetto. Nel 90% dei casi, si tratta di persone affette da diabete mellito di tipo 2, che si manifesta in età adulta con un incremento dei livello di glucosio nel sangue. In Italia, la patologia colpisce poco meno del 5% della popolazione.
«Spesso - ci ha spiegato la specialista in diabetologia Tiziana Romanelli - si scopre di essere affatto da diabete a causa di altre complicazioni nello stato di salute. Nella maggior parte dei casi, si parla di una disfunzione metabolica, dettata dall'errato funzionamento dell'insulina, pur presente nel sangue. Negli ultimi anni, a causa di sedentarietà e diete scorrette, registriamo una crescita esponenziale della patologia tra la popolazione. Fattori determinanti nell'insorgenza sono peso corporeo (l'obesità è causa principale) e scarsa attività fisica».
Il diabete di tipo 2 può insorgere anche in gravidanza, quale malattia gestionale. In questo caso, i medici consigliano un immediato cambio di stile di vita, per evitare che la patologia ricompaia dopo il parto.