Conigli colpiti da malattia Due allevamenti azzerati
Ventidue conigli morti e altri 23 abbattuti in due allevamenti familiari sulla collina di Trento. È il tributo pagato alla Mev, la Malattia emorragica virale, grave patologia contagiosa che colpisce l'apparato respiratorio degli animali provocandone la morte improvvisa.
La presenza di due focolai di Mev ha costretto il sindaco Andreatta nei giorni scorsi a emettere due ordinanze con cui impone ai conduttori dei due piccoli allevamenti di provvedere alla disinfezione delle conigliere e di mantenere il vuoto sanitario per trenta giorni, cioè di non prendere nuovi animali per un mese, tempo necessario per avere la certezza della scomparsa del virus, che rimane in vita solo in presenza di animali in cui replicarsi.
La malattia è stata riscontrata il giorno 27 dal personale veterinario dell'Azienda sanitaria che in un caso ha effettuato il sopralluogo trovando 12 conigli morti e tre abbattuti, nell'altro caso ne ha trovato dieci morti e venti sono stati fatti abbattere. «Sono due casi isolati che riguardano piccoli allevamenti familiari con soggetti non vaccinati» spiega il dottor Franco Fasolli, veterinario dell'Azienda sanitaria.
I grandi allevamenti, con cento capi o più, solitamente si premurano di vaccinare i capi contro la Mev per evitare la strage. Il virus infatti passa facilmente da un soggetto infetto a tutto il gruppo e non c'è poi modo di bloccarlo. Probabilmente l'infezione si è diffusa in seguito allo scambio di maschi da riproduzione e anche per questo, per allertare gli allevatori e spingerli a evitare per un po' questa pratica, è stata emessa l'ordinanza. Si tratta infatti di una malattia a denuncia obbligatoria; il regolamento di polizia veterinaria prevede l'abbattimento dei conigli infetti e la distruzione delle carcasse.
La via di ingresso principale del virus nell'organismo del coniglio è orale, ma è possibile anche la diffusione attraverso l'aria e l'inoculazione. Il coniglio infetto diffonde il virus tramite saliva, lacrime, urina. La malattia si trasmette sia per via diretta (per contatto diretto con un coniglio ammalato) sia indiretta (anche tramite insetti vettori: pulci, mosche, zanzare), e colpisce solo i conigli al di sopra di 30-50 giorni di vita. Il tempo di incubazione è di 36-72 ore. La mortalità è altissima (80-100% nei conigli sopra i due mesi di vita), e non esiste alcuna terapia. Il virus è molto resistente nell'ambiente.
In ogni caso va detto che la malattia emorragica virale è letale per i conigli ma assolutamente inoffensiva per l'uomo.