Polizia locale, altro attacco Imbrattata una macchina
«Basta retate» e sotto, la scritta «Acab», acronimo di All Cops Are Bastards (in italiano: tutti i poliziotti sono bastardi). Le parole, vergate con una bomboletta spray di colore rossa è stata fatta su una fiancata della Panda della polizia locale di Trento domenica pomeriggio, mentre il veicolo era parcheggiato in via Zanella. A una settimana esatta dall'attacco contro la polizia locale, dunque, con le nove molotov rinvenute sotto altrettante macchine parcheggiate nel piazzale del cantiere comunale, dietro il comando, arriva un nuovo attacco agli agenti del capoluogo. Una vicinanza di fatti che rende davvero difficile non mettere in relazione i due episodi.
Sul primo fatto sono in corso indagini delle forze dell'ordine e la pista anarchica resta quella privilegiata, anche se nessuna ipotesi viene esclusa. Al momento, tuttavia, non sono arrivate rivendicazioni. Anche in questo caso chi ha imbrattato la macchina parcheggiata non ha lasciato alcuna «firma», ma è possibile che la matrice sia la stessa. L'ennesimo attacco, come detto, è scattato domenica pomeriggio, in pieno giorno dunque. Il veicolo era parcheggiato in via Zanella e gli agenti erano probabilmente impegnati nei controlli per la fiera di Santa Lucia. Chi è entrato in azione, comunque, lo ha fatto senza attendere l'oscurità della notte. In una giornata come domenica, carico di turisti anche per la presenza dei Mercatini di Natale, benché segnata dal maltempo, il rischio di venire notati da qualcuno non era poi tanto difficile. Ma evidentemente la scritta è stata fatta in pochi istanti con la bomboletta spray. Rivendicazioni, come detto, non ne sono state fatte. Se l'acronimo «Acab» indica in generale un disprezzo per la polizia - e dunque si può immaginare che l'intento fosse di offendere l'operato degli agenti - il riferimento alle «retate» appare più difficile da comprende, visto che non si tratterebbe di un'attività di solito svolta dai vigili urbani.
La polizia locale, certo, viene impegnata anche in attività di supporto con altre forze dell'ordine. Una questione diventata «calda» proprio dopo il gesto intimidatorio di domenica scorsa. Il presidente nazionale dell'Associazione professionale polizia locale d'Italia, Nicola Salvato, aveva sollecitato un intervento del comandante e dell'amministrazione per garantire più sicurezza agli agenti, chiedendo di «non mascherare l'ordine pubblico, l'antiterrorismo con i controlli al codice della strada». Il sindaco Alessandro Andreatta, sulla questione, era stato però chiaro: «La polizia locale - aveva detto - non ha un compito di sostituzione nei confronti delle forze dell'ordine dello Stato. E noi abbiamo ben presente questa distinzione. Sappiamo cosa compete all'agente di polizia locale, cosa sa fare e cosa può fare. I vigili vengono sempre utilizzati come supporto».