Studentato Mayer allagato L'apertura slitta a febbraio
Un malfunzionamento dell’impianto idraulico ha causato l’allagamento del lato ovest della nuova residenza universitaria Mayer di via Lampi da 130 posti letto. L’inaugurazione quindi slitta all’anno nuovo, probabilmente a febbraio.
«Abbiamo dovuto ritardare l’apertura, prevista questo mese, a causa di un guasto che ha prodotto una perdita d’acqua - spiega il presidente dell’Opera Universitaria Alberto Molinari - Il danno è limitato, ma per prudenza, anche perché la struttura è in legno, sostituiamo tutte le parti colpite».
La conclusione dei lavori al Mayer è solo una delle voci del piano di investimenti 2018-2020 approvato il 12 dicembre dal cda dell’Opera e che in tutto prevede spese per oltre 12 milioni di euro. Insieme a esso, il cda ha approvato il programma di attività con relativo budget. Tra le novità, la «rivoluzione» delle borse di studio, col passaggio dall’Icef all’Isee come indicatore di reddito e l’aumento del livello della singola borsa. «La Provincia - sottolinea Molinari - è impegnata a mettere le risorse necessarie perché tutti gli aventi diritto accedano alle borse di studio».
Il piano investimenti prevede 4,7 milioni l’anno prossimo, 3,2 milioni nel 2019, 4,1 milioni nel 2020. Nel 2018 verranno pagate, appunto, le ultime spettanze per il completamento della residenza Mayer per 2,3 milioni. Dopo l’appalto 2014 all’associazione temporanea d’impresa tra Collini Lavori, Ediltione, Martinelli Benoni, Gostner, Legno Più Case, tra l’anno scorso e quest’anno sono stati appaltati e consegnati gli arredi delle stanze (ditta Laezza di Napoli) e delle cucine (ditta Kuotazio di Brescia).
Nel 2018 sarà bandita dall’Apac, l’Agenzia appalti della Provincia, la gara da 3,5 milioni per la costruzione del fabbricato destinato a mensa e alloggi universitari in via Santa Margherita. In origine l’immobile doveva ospitare una mensa su due piani. Successivamente, quando è emersa l’ipotesi della nuova mensa universitaria nell’area attualmente occupata da Trento Fiere, la funzione ristorativa dell’immobile di Santa Margherita è stata ridimensionata, prevedendo un unico piano di mensa, cioè di distribuzione pasti, e alloggi per studenti nei restanti due piani.
Per quanto riguarda Sanbapolis, col primo dicembre è stata messa a disposizione del Coni la Casa dello Sport, mentre per gli spazi sportivi e culturali del centro polifunzionale, già affidati in gestione, si aspetta la nuova gara europea nella prossima primavera. Il piano investimenti, inoltre, prevede la completa copertura wi-fi delle residenze universitarie, escluse quelle già connesse attraverso la rete dell’Università.
L’Opera sta procedendo a dismettere gli alloggi in immobili presi in affitto. «Così conteniamo i costi» puntualizza Molinari. Ma il numero totale di alloggi è sufficiente alle necessità? «Con le proiezioni a regime del Mayer e di Santa Margherita, manterremo più o meno invariato il numero attuale che è intorno ai 1.500 posti letto. Se poi consideriamo anche i progetti di studentati delle cooperative, il saldo netto finale potrebbe essere in incremento. Non stiamo riducendo la disponibilità per chi ha diritto, al massimo si ridurranno, d’accordo col Rettore, una ventina di posti oggi destinati a ospiti dell’Università. Ma tutti gli studenti che hanno i requisiti avranno l’alloggio».