Studenti, boom di abbonati Tessera agevolata per 9.100
Boom degli abbonamenti a 50 euro per gli studenti universitari. Sono arrivati a 9.102 (su 16.000 iscritti) quelli che hanno aderito all'opportunità prevista dall'Università in collaborazione con la Provincia. Sul totale degli abbonati a 50 euro, circa 5.000 hanno caricato l'abbonamento sullo smartphone (app Open Move) e gli altri 4.000 hanno optato per la tradizionale smart card.
I dati emergono a seguito di una interrogazione di Claudio Civettini a Mauro Gilmozzi. Che ha spiegato come «dal 2008 il sistema tariffario per gli studenti universitari ha perseguito l'obiettivo di «equiparare» il più possibile gli studenti universitari di città e periferia e in questo si inserisce «l'iniziativa dell'Università di Trento (necessariamente rivolta ai propri iscritti) di «fiscalizzare» internamente tra tutti i suoi studenti il costo del trasporto («pagare tutti per pagare meno»). Tale iniziativa «va vista per quello che è al di là delle apparenze: se è vero che lo studente che aderisce alla proposta di abbonamento paga in via immediata solo 50 euro, in realtà con un meccanismo di redistribuzione tra tutti gli iscritti, tutti i 16.000 studenti, concorre in modo indiretto al pagamento complessivo attraverso quota parte delle tasse universitarie» spiega Gilmozzi nella sua risposta.
Infatti, «l'Università paga a Trentino Trasporti Esercizio la medesima somma (1.600.000 euro) che precedentemente il gestore del trasporto riceveva dai 7.000 abbonati, la qualcosa comporta quindi che in termini assoluti la Provincia non ha sostanzialmente rinunciato a nessuna entrata, ma ha promosso l'ottimizzazione del servizio a favore di un maggior numero di studenti» sottolinea Gilmozzi.
Gli universitari sono comunque una minoranza rispetto al totale di chi usa giornalmente i mezzi pubblici. «Su circa 100.000 movimenti giorno degli utenti sul sistema del trasporto pubblico, lo spostamento con abbonamento è rappresentato da circa 70.000 salite e, gli spostamenti degli universitari rappresentano meno del 10% degli spostamenti totali, essendo al contempo vero che gli stessi beneficiano dei servizi generali (non vi sono servizi speciali se non per gli alunni della scuola primaria e secondaria ed infanzia) e dunque, la spesa è quella totale del trasporto pubblico locale trentino per i servizi di linea (circa 100.000.000 di euro annui al netto del costo dei servizi speciali), come pure il grado di copertura non può essere specifico e, va assunto quello generale (le tariffe coprono una percentuale prossima al 15% dei costi)» sottolinea ancora Gilmozzi.
«I servizi speciali per gli alunni comportano invece una spesa pari a circa 20.000.000 di euro annui e, le tariffe famiglia calcolate secondo Icef comportano una entrata pari a circa 1,6 milioni di euro e un grado di copertura inferiore all'8%».