Terrorismo, a Trento una piazza ricorda Valeria Solesin
«Piazzetta Valeria Solesin. Sociologa 1987-2015. Vittima del terrorismo»: così recita la targa apposta oggi nello slargo davanti allo studentato Mayer di via Lampi a Trento, in ricordo della ricercatrice veneziana, già studentessa all’università di Trento, morta il 13 novembre 2015 nell’attentato terroristico al Bataclan di Parigi.
Alla cerimonia erano presenti Luciana Milani, madre di Valeria, il sindaco Alessandro Andreatta, il rettore Paolo Collini e il presidente dell’Opera universitaria di Trento Alberto Molinari.
«Mai come in questo caso la toponomastica non è solo un’incombenza burocratica, ma un impegno a onorare la memoria di Valeria», ha detto il sindaco Andreatta. Il rettore Collini ha ringraziato la città per l’intitolazione, mentre il presidente Molinari ha annunciato che, all’interno dello studentato, a Valeria sarà dedicato uno spazio per riflettere sulla violenza terroristica. Ringraziando la città per aver «reso possibile l’intitolazione di un luogo di vita studentesca», Luciana Milani ha invitato a ricordare, insieme a Valeria, «tutte le vittime del terrorismo di questi ultimi tragici anni, italiane o appartenenti ad altre nazionalità».
Al Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale l’Università di Trento, sempre oggi, si è tenuta la seconda edizione della conferenza per ricordare la figura di Valeria Solesin, nell’ambito della quale è stato assegnato un premio in suo memoria. La vincitrice è Enrica Maria Martino per la sua tesi di dottorato «The Labor Cost of Motherhood: Is a Shorter Leave Helpful?». Martino è assegnista di ricerca dell’Ined, Istituto di studi demografici, dove Valeria stava completando il suo percorso di dottorato.